Dolore da cancro: nuovo studio sull’uso di paracetamolo e oppioidi


Dolore da cancro: il paracetamolo potrebbe non migliorare il controllo del dolore, né diminuire il consumo di oppioidi o la frequenza dei suoi effetti collaterali

Il dolore neuropatico, che colpisce circa il 10% della popolazione mondiale, potrebbe essere affrontato in modo più sicuro ed efficace con l'antidepressivo atipico tianeptina.

I risultati di un recente studio pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management suggeriscono che il paracetamolo potrebbe non migliorare il controllo del dolore, né diminuire il consumo di oppioidi o la frequenza degli effetti collaterali degli oppioidi, nei pazienti con dolore da cancro moderato-severo.

Il dolore è comune tra i malati di cancro e in caso di dolore oncologico da moderato a grave è raccomandato l’uso di oppioidi forti. Ad oggi nessuna prova conclusiva supporta l’efficacia dell’aggiunta di paracetamolo ai pazienti con dolore da cancro che stanno già utilizzando questo regime.

Un gruppo di ricercatori cileni ha valutato l’efficacia analgesica del paracetamolo in pazienti oncologici ospedalizzati con dolore da moderato a grave, trattati con oppioidi forti.
La domanda a cui hanno cercato di rispondere era se il paracetamolo possa dare benefici analgesici aggiuntivi ai pazienti affetti da cancro con dolore da moderato a grave che assumono oppioidi forti.

Lo studio clinico, randomizzato, in cieco, ha arruolato pazienti oncologici ospedalizzati che sono stati randomizzati al trattamento con paracetamolo o placebo.
L’outcome primario era la differenza di intensità del dolore tra il basale e 48 ore utilizzando le Visual Numeric Rating Scale (VNRS). Gli esiti secondari includevano il cambiamento della dose giornaliera equivalente di morfina (MEDD) e la percezione dei pazienti di un migliore controllo del dolore.

Un totale di 183 pazienti è stato sottoposto allo screening per l’inclusione nello studio tra marzo 2019 e giugno 2021, quando è stato raggiunto il numero totale di partecipanti richiesti. 112 pazienti sono stati arruolati, randomizzati e considerati nell’analisi finale. Un paziente in ciascun braccio non ha completato il follow-up.
L’età media (SD) dei pazienti era di 57,9 (14,0) anni, il 56% (n=63) erano donne e il cancro gastrointestinale (42%, n=47) era la patologia oncologica più comune. Sessantatre pazienti (56,8%) assumevano oppioidi in precedenza.

Tra i 112 pazienti randomizzati, 56 pazienti hanno ricevuto placebo, 56 paracetamolo. La diminuzione media ( deviazione standard [SD]) dell’intensità del dolore (VNRS) a 48 ore è stata rispettivamente di 2,7 (2,5) e 2,3 (2,3) ( intervallo di confidenza (CI) al 95% [-0,49; 1,32]; p=0,37).

La variazione media (DS) del MEDD è stata rispettivamente di 13,9 (33,0) mg/giorno e 22,4 (57,7) (IC al 95% [-9,24; 26,1]; p=0,35). La percentuale di pazienti che hanno percepito un miglioramento del controllo del dolore dopo 48 ore è stata dell’82% nel braccio placebo e dell’80% nel braccio paracetamolo (p=0,81).
In conclusione, tra i pazienti con dolore da cancro in regime di oppioidi forti, il paracetamolo potrebbe non migliorare il controllo del dolore o diminuire l’uso totale di oppioidi. Questi risultati si aggiungono alle prove attualmente disponibili che suggeriscono di non utilizzare il paracetamolo come adiuvante per i pazienti con cancro avanzato con dolore da cancro da moderato a grave che assumono oppioidi forti.

Ofelia Leiva-Vásquez et al., Is Acetaminophen Beneficial in Patients With Cancer Pain Who are on Strong Opioids? A Randomized Controlled Trial. J Pain Symptom Manage. 2023 Sep;66(3):183-192.e1.
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