HIV in gravidanza: bictegravir efficace senza aggiustamenti della dose


Nelle donne con HIV in gravidanza i livelli di bictegravir rimangono adeguati e non necessitano di aggiustamenti della dose

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Nelle donne in gravidanza HIV positive i livelli dell’antivirale bictegravir rimangono adeguati e non necessitano di aggiustamenti della dose, secondo quanto rilevato da uno studio sulla farmacocinetica della combinazione bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/TAF) presentato all’International AIDS Society Conference on HIV Science (IAS 2023).

Lo studio ha anche mostrato che la combinazione B/F/TAF ha mantenuto la soppressione virale durante tutta la gravidanza e nel periodo post-partum, senza comportare eventi avversi gravi.

Il regime B/F/TAF è raccomandato per il trattamento antiretrovirale negli adulti, ma fino a oggi non erano disponibili dati relativi alla sua sicurezza ed efficacia in gravidanza, hanno premesso gli autori. Bictegravir è altamente legato alle proteine ​​e metabolizzato dagli enzimi UGT1A1 e CYP3A4. Durante la gravidanza l’attività di entrambi aumenta mentre si riduce il legame con le proteine, con conseguenti potenziali concentrazioni più basse dei farmaci metabolizzati da questi percorsi.

Dhananjay Marathe di Gilead Sciences ha presentato al congresso i risultati di uno studio sulla sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di B/F/TAF in 33 donne con HIV che avevano ottenuto la soppressione virale con un regime antiretrovirale per almeno sei mesi e che, nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, erano tutte passate al regime B/F/TAF. Lo studio ha anche valutato l’HIV nei neonati e misurato i livelli di bictegravir e tenofovir alafenamide dopo il parto, per valutare per quanto tempo i farmaci sono rimasti nell’organismo dei neonati.

Analisi dei livelli dei farmaci in gravidanza e dopo il parto
Dal momento che i livelli di alcuni farmaci antiretrovirali si riducono durante la gravidanza e che pertanto potrebbe essere necessario aggiustarne le dosi, specialmente nel terzo trimestre, allo scopo di valutare se i livelli del farmaco erano cambiati durante la gravidanza e se erano sostanzialmente inferiori rispetto a studi precedenti di farmacocinetica, sono stati misurati i livelli di bictegravir, emtricitabina e tenofovir alafenamide in vari modi.

I campioni di sangue sono stati prelevati a intervalli regolari per periodi di 24 ore nel secondo e terzo trimestre e alle settimane 6 e 12 dopo il parto. Il campionamento ha mostrato che le concentrazioni allo stato stazionario di bictegravir erano inferiori sia durante la gestazione che dopo il parto, ma che le concentrazioni minime rimanevano circa sei volte superiori al quoziente inibitorio. Una partecipante che stava assumendo integratori di ferro e calcio aveva livelli di bictegravir leggermente più bassi durante il secondo trimestre.

Le concentrazioni totali e non legate di bictegravir erano inferiori del 59% e del 41% nel terzo trimestre di gravidanza rispetto a 12 settimane dopo il parto. Ma le concentrazioni totali nel terzo trimestre erano inferiori solo del 41% rispetto ai livelli riportati nelle donne non gravide con HIV.

I livelli di emtricitabina e tenofovir alafenamide erano inferiori durante la gravidanza rispetto al periodo post-partum, ma non differivano sostanzialmente dai cambiamenti osservati in studi precedenti su questi agenti durante la gravidanza. I livelli di tenofovir difosfato nelle cellule mononucleate del sangue periferico erano simili durante la gravidanza e il periodo post-partum.

Nei neonati, il tempo impiegato per dimezzare i livelli di bictegravir è stato di 43 ore, più del doppio dell’emivita osservata negli adulti (18 ore).

Le partecipanti sono passate a B/F/TAF entrando nello studio e tutte hanno mantenuto la soppressione virale inferiore a 50 copie al momento del parto e alla fine del periodo di osservazione post-partum di 18 settimane. Una donna si è ritirata a causa di una violazione del protocollo di studio. Nessun bambino nato dalle partecipanti presentava HIV-1 RNA rilevabile. La conta dei CD4 è aumentata di una mediana di 159 durante il periodo di studio.

È stato segnalato un evento avverso correlato al farmaco (falso travaglio), ma non vi sono state interruzioni della terapia. Altri eventi avversi erano tipici della gravidanza, inclusi quattro casi di diabete gestazionale, tre di preeclampsia (insorgenza di ipertensione pericolosa durante la gravidanza) e tre casi di anemia. Una partecipante con diabete gestazionale ha sviluppato glicosuria (escrezione di glucosio nelle urine). Nessuno dei bambini ha manifestato eventi avversi correlati al farmaco.

Referenze

Zhang H et al. Pharmacokinetics, safety and efficacy of bictegravir/emtricitabine/tenofovir alafenamide (B/F/TAF) in virologically suppressed pregnant women with HIV. 12th International AIDS Society Conference.