Incidente autobus Mestre: la Procura apre un’inchiesta per accertare le cause


Tragico incidente stradale a Mestre: tra le prime ipotesi al vaglio ci sono il possibile malore dell’autista, anche lui morto nello schianto, e lo scontro con un altro mezzo

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Sono terminati nella notte i lavori di rimozione del bus di linea precipitato ieri sera da un cavalcavia. Il bilancio del gravissimo incidente è di 21 morti, tra cui due minori e 15 feriti (tra questi due bambini di 3-4 anni, un ragazzino di circa 13 anni e due fratellini). La procura di Venezia ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto e oggi verranno esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Tra le prime ipotesi al vaglio, ci sono il possibile malore dell’autista, Alberto Rizzotto di 40 anni anche lui morto nello schianto, e lo scontro con un altro mezzo. I passeggeri a bordo non erano solo italiani: tra questi c’erano anche austriaci, francesi, ucraini e spagnoli. A Venezia oggi bandiere a mezz’asta nelle sedi del Comune in segno di lutto cittadino.

VIABILITÀ RIPRISTINATA

La Centrale operativa della Polizia locale ha fatto sapere che “è stata riaperta via dell’Elettricità in direzione Carbonifera-A57. Restringimento di carreggiata sulla sopraelevata direzione Venezia-Marghera con transito solo sulla corsia di sinistra”. L’azienda veneziana della mobilità AVM su twitter ha scritto che “Dalle ore 06:30 tutte le linee in direzione Marghera tornano su percorso regolare“.

ALL’OSPEDALE DELL’ANGELO SALA DEDICATA A PARENTI VITTIME

La Regione Veneto ha allestito e già attivato all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre. Nell’androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi. In questi minuti sono già molte quelle arrivate all’ospedale. Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese. I parenti sono assistiti da un team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.

ZAIA: PENSO SARÀ LUTTO NAZIONALE

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto nel corso di Non Stop News su RTL 102.5 con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per fare il punto sulla situazione. “Partiamo dalla telefonata del responsabile del 118, che quando chiama c’è sempre un problema, ma mai avrei pensato a una cosa del genere: una strage con 21 morti e 15 feriti, tra cui una bambina di un paio d’anni e un adolescente. Fra i feriti, 5 sono in condizioni gravissime. Abbiamo utilizzato 5 ospedali; Treviso ha svuotato il pronto soccorso per accogliere i feriti, mentre l’ospedale centrale di Mestre si è occupato in prima linea del soccorso. Dolo, Mirano e Padova hanno pazienti politraumatizzati. Fra i feriti ci sono anche due bambini di 3-4 anni, un ragazzino di 12-13 anni e ci sono due fratellini. Tra le nazionalità coinvolte ci sono ucraini, spagnoli, croati e francesi. Questo è solo uno spaccato di quello che era un pullman turistico, un pullman elettrico di recente costruzione nel 2022″, afferma Zaia.

“Lascerei ai tecnici la ricostruzione della dinamica, basandoci sulle testimonianze delle persone in loco, le telecamere di bordo e le videocamere di sorveglianza. Si ipotizza un possibile malore dell’autista, poiché ho visto personalmente cosa può accadere quando una persona si sente male al volante, il che potrebbe spiegare l’incidente del pullman. Gli inquirenti diranno ciò che è accaduto. L’autista è un giovane del mio territorio, una persona conosciuta e stimata”, continua il Presidente a Non Stop News.

“Le salme sono all’obitorio di Mestre, e come sanità abbiamo organizzato un’accoglienza per i parenti, attivando anche un supporto psicologico. Affrontiamo anche la sfida della diversità linguistica, data la provenienza di molte nazioni coinvolte. Ringrazio i soccorritori, soprattutto quelli del settore sanitario, perché il loro intervento è stato tempestivo. Per quanto mi riguarda, ho fatto issare le bandiere a mezz’asta sugli edifici della regione e ho chiesto anche ai sindaci del Vento. È stato proclamato lutto cittadino ma penso che ci stia anche un lutto nazionale. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo mostrare rispetto per le vittime è fondamentale”, conclude.

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PIANTEDOSI: IMMAGINI DRAMMATICHE, SI CAPIRANNO CAUSE-RESPONSABILITÀ

Le immagini dell’incidente di Mestre “sono drammatiche. Il tragico incidente di ieri ha spezzato vite umane, tra queste anche quella di un neonato. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e a tutti i feriti, alcuni di loro stanno lottando tra la vita e la morte”. È quanto afferma, su Facebook, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Non vorremmo mai assistere ad episodi drammatici come questo. Ci sarà tempo e modo per individuarne le cause e le eventuali responsabilità”, intanto Piantedosi ringrazia Forze dell’Ordine e Vigili del fuoco “che fin da subito hanno avviato le operazioni di recupero di tutte le persone presenti all’interno del mezzo”.

Tra i tantissimi messaggi di cordoglio arrivati ieri sera, in seguito all’accaduto, anche quelli Macron, Von Der Leyen e Michel.

MACRON: NOSTRI PENSIERI QUESTA SERA SONO RIVOLTI AL POPOLO ITALIANO

“I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia”. Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.

VON DER LEYEN: SENTITE CONDOGLIANZE A FAMIGLIE VITTIME

“Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ed ai feriti del grave incidente di Mestre. Sono vicina al Presidente Mattarella, al Presidente Meloni ed al sindaco di Venezia Brugnaro in questo momento di profondo dolore”. Lo scrive su X Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea.

MICHEL: ADDOLORATO PER TERRIBILE INCIDENTE, VI SONO VICINO

“Sono profondamente addolorato per il terribile incidente di questa sera di un bus a Mestre. Porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie e i cari delle vittime in questo triste momento. Vi sono vicino”. Lo scrive su X il presidente del consiglio europeo Charles Michel.