Emergenza migranti: il Pd chiede una “Mare Nostrum europea”


Tante le voci del Pd che oggi, nell’anniversario del naufragio di Lampedusa, chiedono con forza una nuova “Mare nostrum europea”. Elly Schlein: “Torniamo umani”

meloni schlein comunali

“Alla commemorazione della tragedia di Lampedusa costata la vita a 368 immigrati non ci sarà nessuno del Governo. C’era da aspettarselo”. Lo dichiara Sandro Ruotolo della segreteria del Partito Democratico. “Sono trascorsi dieci anni da quel 3 ottobre 2013 quando i potenti del mondo dissero: ‘Mai più’. Dieci anni di naufragi, dieci anni trascorsi inutilmente con i governi che fuggono dalle loro responsabilità. Serve una Mare Nostrum europea per salvare le vite e una nuova legge che preveda canali d’accesso legali, corridoi umanitari, un grande piano nazionale per l’integrazione”, conclude.

SCHLEIN: “TORNIAMO AD ESSERE UMANI, SERVE MARE NOSTRUM EUROPEA”

“Onorare la memoria di quella tragedia, oggi, non può essere solo un rito: servono fatti, gesti, decisioni coraggiose. Serve tornare a essere umani. E serve farlo subito perché l’Italia ha già dimostrato di esserne capace. Per questo il Partito democratico continuerà a battersi per una Mare Nostrum europea, per superare Dublino, per contrastare la criminalizzazione della solidarietà che nega i fondamenti stessi dell’Unione europea e della nostra Costituzione”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, ricordando i 368 migranti che persero la vita 10 anni fa a largo di Lampedusa.

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“10 ANNI FA 368 MORTI, OGGI SI CONTINUA A MORIRE”

“Dieci anni fa Lampedusa diventò il luogo di una delle più grandi catastrofi del Mediterraneo e di fronte a quei 368 morti due sole parole sembrarono prevalere: Mai più”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. “Con la missione Mare Nostrum- aggiunge- l’Italia riuscì per un periodo a riaffermare le ragioni della solidarietà e dell’umanità. Ma ben presto riprese quel drammatico conteggio delle vittime e migliaia di donne, uomini, bambini continuano a morire attraversando il Mediterraneo per fuggire da guerre, torture, discriminazioni, fame e povertà”.

BOLDRINI: “BASTA MORTI IN MARE, SERVE UNA MARE NOSTRUM EUROPEA”

“Dieci anni fa, davanti a Lampedusa, annegavano almeno 368 persone, prevalentemente eritree: uomini, donne, bambini in fuga da un regime spietato e in cerca di pace e sicurezza. Una delle più grandi tragedie del mare. Ricordo, perché andai con una delegazione di deputate e deputati, lo strazio di tutte quelle bare nell’hangar dell’aeroporto dell’isola. E anche l’allora premier Letta volle rendere omaggio alle vittime. Subito dopo decise anche di attivare l’operazione di soccorso Mare Nostrum. In questi dieci anni, nel Mediterraneo, sono morte circa 28 mila persone tra cui più di 1.100 bambini e bambine. Riusciamo a immaginare la portata di questa tragedia? E’ come se sparisse un’intera città come Noto o Gubbio o Alba. Serve una Mare Nostrum europea, servono vie legali per entrare in Italia e in Europa. Ogni vita conta, basta morti in mare”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camere sui diritti umani nel Mondo.

MAHMOUD (PD): “DESTRA AL GOVERNO HA FALLITO SU TUTTI I FRONTI”

“Dieci anni sono trascorsi da quando 368 persone persero la vita nelle acque al largo di Lampedusa. E oggi non sarei potuta essere in nessun altro luogo al mondo. Invece il Governo è assente, mentre ancora contiamo le vittime, che a migliaia hanno fatto del nostro mare una tomba sconfinata. La destra al Governo sull’immigrazione ha fallito su tutti i fronti, continuando a strumentalizzare le paure e il legittimo bisogno di sicurezza e proponendo una narrazione demagogica e consapevolmente cinica corredata da proclami senza fondamento. Dal blocco navale ai grandi annunci di un Piano Mattei privo di contenuti fino a proposte incostituzionali e disumane. Sarebbe invece necessario aiutare a comprendere i fenomeni e aiutare la promozione di viaggi della memoria di scuole a Lampedusa. Bisogna poi investire seriamente sull’accoglienza diffusa, promuovendo un grande piano nazionale con i sindaci e lavorare per l’immigrazione legale, mandando in soffitta per sempre la legge Bossi-Fini, i Decreti Salvini e il Decreto Cutro che in comune hanno una cosa: sono inefficaci e moltiplicano le morti in mare. Il PD continuerà a sostenere con forza l’apertura di corridoi umanitari e sistemi di ingresso legali e sicuri”. Così in una nota Marwa Mahmoud, componente della segreteria nazionale del Pd.

BRAGA (PD): “SALVARE E ACCOGLIERE DOVERE E SCELTA POLITICA”

“368 morti non lontano dalle nostre coste, non lontano da noi. Ogni vita conta. A dieci anni dalla strage di Lampedusa salvare e accogliere rimane un dovere e una scelta politica a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci”. Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

VACCARI (PD): “A LAMPEDUSA SI CONTINUA A MORIRE”

“A Lampedusa 10 anni fa una strage senza precedenti. 368 morti, profughi che fuggono da guerre e fame. Anche oggi si continua a morire. L’EU tentenna e la destra torna a parlare di respingimenti. Serve una responsabilità comune per salvare le vite e vie legali per ingressi in UE”. Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari dell’Ufficio di Presidenza della Camera.