Accadde oggi: 30 anni fa l’omicidio di Moreno Locatelli sul ponte Vrbanja a Sarajevo


Accadde oggi: ricorre l’anniversario dell’assassinio di Gabriele Moreno Locatelli, ancora avvolto da punti oscuri, avvenuto sul ponte Vrbanja di Sarajevo nel 1993

moreno locatelli
Spalato, agosto 1993-Moreno Locatelli legge un manifesto affisso nella pineta dove campeggiano i partecipanti alla marcia MIR SADA.

Oggi, 3 ottobre 2023, ricorrerà il trentesimo anniversario dell’assassinio di Gabriele Moreno Locatelli avvenuto sul ponte Vrbanja di Sarajevo nel 1993.

Il caso Locateli, come quelli di Ilaria Alpi e Giulio Regeni, dimostra che nelle indagini su taluni delitti avvenuti all’estero, prevale nel nostro paese la ragion di Stato e la convenienza economica sulla ricerca della verità. 

Alcune volte accade anche  altro. 
La Procura di Brescia, che iniziò nel 1996 le indagini sulla morte di Locatelli non trova più il fascicolo per omicidio, un reato che non dovrebbe andare in prescrizione 

Le ricerche del regista e saggista Giancarlo Bocchi sul caso Locatelli, iniziate tra mille difficoltà nel 1995, hanno prodotto una prima versione del documentario ”Morte di un pacifista”, che fu trasmesso nel 2000 da Tele+, antesignana di Sky con il titolo “Il Ponte di Sarajevo” e nel 2016  il libro “Il Ponte di Sarajevo” con la seconda versione aggiornata del documentario, dove venne provato che la morte di Locatelli non era dovuta a un atto di guerra. 

Uscirà in questi giorni un nuovo libro di Giancarlo Bocchi, “Mille giorni a Sarajevo – verità e misteri di un assedio” dove l’autore racconta verità e segreti dell’assedio e dimostra che Locatelli venne ucciso in un agguato ordito da uomini del clan Izetbegovic. 

La vicenda è molto complessa, alleghiamo una scheda sul caso Locatelli.

Il libro “Mille giorni a Sarajevo” ampiamente autobiografico, svela inoltre molti dei misteri dell’assedio più lungo della storia e rivela, tra le altre cose, il ruolo di alcuni  giornalisti italiani, molto conosciuti, che si resero responsabili di delazioni ai servizi segreti bosniaci o di manipolare la realtà di fatti e avvenimenti in favore delle parti in conflitto.