Festa dei Nonni: uno su tre è fondamentale per il bilancio familiare


Oggi è la Festa dei nonni, più di uno su tre aiuta il bilancio della famiglia. È quanto emerge da una rilevazione online sul sito Coldiretti

UNICEF Italia: il 2 ottobre torna la Festa dei nonni e dei bambini con 400 appuntamenti a partire dal 28-29 settembre con 2.000 volontari

In più di una famiglia italiana su tre (34%) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa, direttamente con un aiuto economico, badando ai figli al posto delle babysitter o del doposcuola o dando una mano all’attività lavorativa. È quanto emerge da una rilevazione on line sul sito www.coldiretti.it divulgata per la Festa dei Nonni in occasione dell’Assemblea dei Senior della Coldiretti, la più importante associazione pensionati del lavoro autonomo.

In Italia la Festa – sottolinea la Coldiretti – riguarda complessivamente circa 12 milioni di persone ed è stata istituita per legge nel 2005 e rappresenta oggi un riconoscimento del ruolo degli anziani nel sostenere le famiglie, anche in considerazione delle difficoltà.

Tra gli italiani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, oltre la metà (57%) – rileva Coldiretti – guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa, mentre un 35% dichiara che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare. Ma esiste anche una ridotta percentuale dell’8% – aggiunge Coldiretti – che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione.

Come nella migliore tradizione agricola – spiega la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata. La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case.

Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 77,9 anni per gli uomini e 83,6 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza. Ma la presenza in famiglia rappresenta un vantaggio anche per gli anziani, in una situazione in cui ben 4,9 milioni di over 65 anni vivono da soli, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

“Considerata per anni a torto come una forma arcaica da superare, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”.

La festa dei nonni – conclude la Coldiretti – è stata istituita in Italia nel 2005 mentre in America esiste dal 1970 e cade la prima domenica di settembre grazie all’idea di Marian Mc Quade, una casalinga del West Virginia mamma di 15 figli e nonna di ben 40 nipoti, anche se è nel 1978 che viene proclamato Grandparents Day dall’allora presidente americano Jimmy Carter poi Premio Nobel per la Pace.