Don Patriciello in Senato attacca il Parco Verde di Caivano


Caivano, il parroco Don Patriciello audito in Senato dalle Commissioni Affari costituzionali e giustizia attacca: “Chi ha ideato il Parco Verde merita la galera”

caivano don patriciello

Oggi Don Maurizio Patriciello, parroco al Parco Verde di Caivano, è stato audito in Senato dalle Commissioni Affari costituzionali e giustizia in vista del dl Caivano.

“Da più di 30 anni sono parroco al Parco Verde. Mi chiedo come sia stato possibile creare da parte dello Stato quartieri come il Parco Verde. Non ci vuole molto per capire che questi quartieri avrebbero portato a questi frutti. Chi li ha pensati meriterebbe la galera. Hanno ammassato in quartieri poveri le popolazione povere dopo il terremoto del 1980- riflette il parroco-. Abbandonarli a loro stessi è stata una tragedia immane di cui nessuno può lavarsi le mani“.

Si chiede un esercito di assistenti sociali e maestre ma l’altra sera c’è stata l’ultima ‘stesa’. Sono arrivati in dieci, sulle motociclette. Quando finisci dentro ad una ‘stesa’ capisci che la tua vita potrebbe essere quasi finita. Sono arrivati subito dopo la visita della Meloni, è sembrata una sfida allo Stato. In quei momenti non serve un maestro di sostegno ma le forze dell’ordine“. Il Parco Verde di Caivano “è definita una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa, eppure questo mese non si è venduto nemmeno un grammo di droga perché Polizia e Carabinieri stanno per la strada”, spiega Don Patriciello. “Non avrei scommesso che nel giro di pochi giorni il presidente Meloni mi arrivasse in parrocchia con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia, il questore, il prefetto”.

BAMBINI E PORNOGRAFIA: “ADULTI RESPONSABILI”

“Per quanto lo Stato si faccia presente non potrà mai sostituire la famiglia. I bambini chiamano in causa gli adulti, non i bambini. Se avessimo due bambine stuprate da un pedofilo 60enne sarebbe una vicenda più facile da affrontare, invece è più banale e tragica di quel che può sembrare“, ragiona il parroco. “I bambini hanno scoperto il sesso e ci si sono buttati dentro. Questo perché la pornografia è a portata di mano ora per ogni bambino, con qualsiasi telefonino. E la pornografia chi la produce? Gli adulti. Chi fa commercio su questo? Gli adulti. Poi i bambini ci cascano dentro e si fa finta di scandalizzarsi“, conclude.

L’INCONTRO CON CARMINE SCHIAVONE

“Un giorno mi sono buttato in ginocchio pure davanti a Carmine Schiavone, il cassiere dei Casalesi, perché dovevo capire bene cosa succedeva nella Terra dei fuochi. Non ce la facevo più a benedire bare bianche, di bambini“, è il racconto del parroco.