Covid: aumentano ancora i casi, vaccino da fare insieme all’antinfluenzale


Covid, aumentano i contagi. Il vaccino si potrà fare insieme all’antinfluenzale: ecco come e quando. Si valuta un nuovo protocollo per le scuole

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Credo si potranno fare insieme il vaccino antiCovid e quello antinfluenzale, con due inoculazioni. Ci terrei molto a ricordare che, oltre al problema del Covid c’è proprio quello dell’influenza e le stesse categorie a rischio per il Covid farebbero bene a vaccinarsi anche per l’influenza”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5. “Negli anni passati, quelli pre Covid- ha ricordato l’esponente del governo- l’influenza ha purtroppo causato molti decessi tra le persone fragili e le persone anziane. Ribadisco: attenzione, prudenza ma nessun allarmismo”. 

DA QUANDO SARANNO DISPONIBILI I NUOVI VACCINI ANTI-COVID E CHI DEVE FARLO

I nuovi vaccini antiCovid dovrebbero essere disponibili addirittura già dalla prossima settimana“, ha annunciato il ministro della Salute. “Le categorie per le quali il vaccino è fortemente raccomandato- ha proseguito l’esponente del governo- sono i fragili, gli ultra 60enni e anche le persone più avanti con gli anni, dai 70, dagli 80 anni in su, senza dimenticare le donne incinte e gli operatori sanitari“. Schillaci ha poi informato che “partiremo anche con una campagna per ricordare ai cittadini di vaccinarsi per il Covid e per l’influenza”. “I vaccini- ha poi precisato il ministro della Salute- saranno gratis per tutti, anche per quanti non rientrano nelle categorie per le quali lo raccomandiamo”.

Interpellato sulla possibilità per i cittadini di essere vaccinati nelle farmacie, Schillaci ha risposto “credo di sì, stiamo valutando la distribuzione insieme alle regioni. Punteremo molto sulle regioni ma anche, e soprattutto, sui medici di medicina generale”.

“L’AUMENTO DEI CONTAGI NON PREOCCUPA”

I numeri dei contagi da Covid sono aumentati in assoluto ma era prevedibile perché veniamo dal periodo estivo in cui c’è, ovviamente, un grosso movimento di persone per le vacanze. È dunque un dato in linea con quanto pensavamo, un dato che potrebbe anche ulteriormente un po’ crescere, legato anche alla riapertura delle scuole”, ha rassicurato Schillaci.

“Siamo però assolutamente tranquilli, non c’è alcun allarmismo- ha tenuto a precisare l’esponente del governo- perché i dati che più ci interessano e sui quali stiamo focalizzando la nostra attenzione sono quelli delle persone che si ricoverano in ospedale per le conseguenze del Covid e ancora di più delle persone che poi finiscono nei reparti di terapia intensiva”. “Questo, oggi- ha concluso Schillaci- è un dato assolutamente trascurabile e quindi siamo sereni e fiduciosi”.

“NESSUN ALLARMISMO SULLE SCUOLE

“Al ministero della Salute è stato istituito un Tavolo insieme al ministero dell’Istruzione e del Merito e stiamo lavorando proprio su queste tematiche, proprio oggi dovrebbero arrivare i risultati finali sul modo di comportarsi“, ha dichiarato Schillaci, in merito a una eventuale positività al Covid da parte di uno studente e se questi debba o meno andare a scuola.

“Io, però, sarei tranquillo, non parlerei di alcun allarmismo. È giusto che i ragazzi continuino ad andare a scuola- ha concluso l’esponente del governo- sono quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lockdown. A distanza di tempo sono ancora molti quelli che ne pagano le conseguenze dal punto di vista psicologico”.

COVID. SCHILLACI: CONFRONTO SU SMART WORKING E PRESIDI PER FRAGILI

“Il 30 settembre scadono le tutele per i fragili, adottate durante il periodo della pandemia da Covid. Dal primo ottobre, dunque, non ci saranno più per circa 800mila italiani. Su questo tema “ci stiamo confrontando, credo che l’ascoltatore si riferisca, in particolare, allo smart working e ad altri presidi per i fragili. Li valuteremo con attenzione ma non dobbiamo assolutamente lasciare indietro nessuno”.