Spari in strada a Caivano: la denuncia di Don Patriciello


A Caivano si spara in strada, esplosi 19 colpi. Don Patriciello, parroco della chiesa del Parco Verde: “Erano armati di mitra. Viviamo nel terrore”

caivano don patriciello

Colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte a Caivano (Napoli), in viale delle Margherite. Sarebbero almeno 19 i colpi, di due differenti calibri, fatti esplodere da soggetti rimasti al momento ignoti. Non risultano danni a cose o feriti.

Indagano i carabinieri della compagnia di Caivano, mentre il parroco della chiesa del Parco Verde, padre Maurizio Patriciello, racconta l’episodio: “In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore. Le “stese” fanno paura. Può morire chiunque”, dice Patriciello, parlando di una “notte insonne, notte da incubi. Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando, ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore“.

“Sosteniamo senza dubbio alcuno le parole di don Maurizio e siamo vicini, a lui e a tutta la gente perbene del Parco Verde – commenta il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli -. L’intervento dello Stato deve farsi ora ancora più deciso e determinato e mai più dovrà calare l’attenzione su questa zona lasciata da decenni in balia della criminalità e ostaggio del degrado. L’azione di recupero deve essere totale e continua. Non sono bastati gli ultimi blitz e la venuta del premier per fermare un sistema criminale che fonda le sue radici da lontano e che ha voluto affermare ancora una volta la sua forza e seminato il terrore”.

21 COLPI D’ARMA DA FUOCO ESPLOSI ANCHE A PONTICELLI

I carabinieri del nucleo operativo di Poggioreale hanno recuperato 21 bossoli di vario calibro in via al Chiaro di Luna, nel quartiere Ponticelli di Napoli. Il raid armato sarebbe avvenuto questa notte, quando si è verificato un episodio simile nel comune di Caivano.
Non risultano feriti, ma i militari hanno proceduto a sequestrare una Fiat Panda con un’ogiva conficcata nella carrozzeria e il lunotto posteriore infranto. Indagini sono in corso.