Sul Sardinia Radio Telescope i nuovi rilevatori del Cnr-Ifn


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E’ stata completata l’installazione dello strumento MISTRAL (Millimetric Sardinia radio Telescope Receiver based on Array of Lumped elements kids) presso per il Sardinia Radio Telescope (SRT), l’imponente radiotelescopio di 64 metri di diametro dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).

MISTRAL è stato sviluppato dai ricercatori del dipartimento di Fisica della Sapienza (guidati dal Prof. P. de Bernardis) nell’ambito del progetto PON (Programma Operativo Nazionale) Ricerca e Innovazione 2014 – 2020.

Il cuore di MISTRAL è una matrice di 415 rivelatori a induttanza cinetica, realizzati dall’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr di Roma (Cnr-Ifn, gruppo del Dr. G. Pettinari) all’interno di una collaborazione di lunga data tra Sapienza e l’Istututo. I rivelatori sono raffreddati fino a soli 0.2 gradi sopra lo zero assoluto, ovvero a -273 gradi Celsius, da un complesso sistema criogenico, che permette di mantenerli in operazione per tutta la durata delle osservazioni, eliminando i forti disturbi dovuti all’agitazione termica. Oltre alla soddisfazione per aver completato lo sviluppo dell’hardware, c’è grande aspettativa per i risultati scientifici che deriveranno dall’uso di MISTRAL. Infatti, grazie all’innovativo array di rivelatori di cui è dotato MISTRAL, sensibile a lunghezze d’onda di 3 mm e composto da centinaia di rivelatori che operano simultaneamente, lo strumento risulta  essere estremamente efficiente per l’osservazione dettagliata di sorgenti come gli ammassi di galassie. MISTRAL misurerà il deficit di fotoni del fondo cosmico a microonde con grande efficienza e dettaglio, osservando in controluce un grande numero strutture del nostro universo.

Ciò permetterà di quantificare la struttura e la dinamica del cosmic web, l’intricato intreccio di filamenti di materia che contiene la maggior parte della materia normale e della materia oscura dell’universo.

Strumenti come MISTRAL e come OLIMPO, entrambi dotati degli innovativi array di rivelatori KIDs realizzati all’interno della collaborazione fra la Sapienza e il Cnr-Ifn di Roma, risultano sempre più essenziali per investigare in profondità le strutture che compongono il nostro universo.