Asma: nuova molecola sperimentale riduce livelli FeNO


Nei pazienti con asma, una molecola bifunzionale avente come bersaglio TSLP e IL-13 riduce efficacemente livelli FeNO secondo nuovi studi

Un impiego eccessivo di SABA, i beta-2 agonisti a breve durata d'azione, si associa ad asma più severo, stando ai risultati di uno studio

SAR333765, una molecola bifunzionale (detta anche “nanobody”) in corso di sviluppo clinico, si è dimostrata efficace, nei pazienti con asma lieve moderato nell’indurre una riduzione sostanziale dei livelli di FeNO.
Questo il responso di un piccolo trial randomizzato e controllato vs. placebo, presentato nel corso dei lavori del Congresso annuale dell’American Thoracic Society, recentemente conclusosi negli Usa.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, il FeNO è un marcatore dello scarso controllo dell’asma e dell’infiammazione delle vie aeree di tipo 2, legato al rischio di esacerbazione e alla perdita di funzionalità polmonare a lungo termine, che spesso rimane elevato nell’asma grave nonostante l’impiego di farmaci standard.

In questo studio “proof-of-mechanism”, si è voluto sondare l’efficacia e la sicurezza di SAR333765, una molecola bifunzionale avente come bersaglio sia la linfopoietina timica stromale (TSLP) che IL-13, due citochine coinvolte nell’infiammazione di tipo 2, in pazienti con asma di grado lieve-moderato.

Lo studio, randomizzato e controllato vs. placebo, condotto in doppio cieco, ha coinvolto 36 pazienti asmatici e valori di FeNO pari o superiori a 25 ppb (soglia oltre la quale questo parametro è risultato associato ad un maggior rischio di esacerbazioni, ad un peggioramento di FEV1 e ad una perdita accelerata della funzione polmonare.

Nello specifico, i pazienti sono stati randomizzati a trattamento con dose singola di SAR443765 o con placebo, somministrati mediante iniezione sottocute, e sono stati sottoposti a valutazione clinica 4 settimane dopo.

Risultati principali
Il gruppo sottoposto a trattamento attivo ha registrato riduzioni di FeNO già alla settimana 1, con riduzioni significative rispetto al placebo alla settimana 4 (stima puntuale, -40,9 ppb; IC90% : da -55,43 a -26,39).
Le riduzioni dei biomarcatori ematici di tipo 2, tra cui IL-5, eotassina-3, TARC, IgE ed eosinofili, sono risultate in linea con le riduzioni sopra indicate.

Sebbene la funzione polmonare fosse da normale a quasi normale al basale, lo studio ha  registrato un miglioramento rapido e numerico di FEV1 pre-broncodilatazione già alla prima settimana, mantenuto in gran parte fino al 29° giorno.

Da ultimo, gli eventi avversi più comuni legati al trattamento in entrambi i gruppi sono stati la nasofaringite e le reazioni al sito di iniezione, tutti classificati come di entità lieve o moderata.

Conclusioni e prossimi step
Pur con tutti i limiti dello studio legati alla scarsa numerosità del campione di pazienti, lo studio ha mostrato che la riduzione osservata dei livelli di FeNO è risultata numericamente superiore a quella osservata negli studi clinici per i farmaci che agiscono da soli su una delle due vie coinvolte nell’asma da lieve a moderato.

Questo effetto documentato sui livelli di FeNO, ottenuto grazie al target doppio su entrambi i meccanismi influenzati da TSLP e IL-13, suggerisce che  molecola bifunzionale ha un effetto sinergico rispetto all’effetto su TSLP o IL-13, da soli, nell’asma.

SAR443765, pertanto, sembra avere un potenziale di soppressione superiore dell’infiammazione delle vie aeree e di conservazione della funzione delle vie aeree nell’asma. A questo punto è opportuno attendere i risultati degli studi di fase 2 e 3 sull’impiego di questa molecola per avere le necessarie conferme di quanto osservato in questo studio pilota.

Bibliografia
Suratt BT, et al. Targeting of TSLP and IL-13 by the novel NANOBODY molecule SAR443765 reduces FeNO in asthma following single dose exposure. Presented at: American Thoracic Society International Conference; May 19-24, 2023; Washington, D.C.