Buprenorfina efficace per chi soffre di disturbo da uso di oppioidi


Nei soggetti con disturbo da uso di oppioidi il trattamento su base settimanale o mensile con una formulazione sottocutanea di buprenorfina funziona

Uso di oppioidi in ospedale

Nei soggetti con disturbo da uso di oppioidi il trattamento su base settimanale o mensile con una formulazione sottocutanea di buprenorfina, un agonista parziale dei recettori oppioidi utilizzato per il trattamento del dolore, ha alleviato il desiderio e l’astinenza. È quanto emerso in una relazione tenuta al congresso 2023 dell’American Society of Clinical Psychopharmacology.

«I pazienti con disturbo da uso di oppioidi sono una popolazione scarsamente servita, nella quale alcune formulazioni funzionano bene per alcune persone ma non per altre» ha affermato Natalie Budilovsky-Kelley, direttore medico presso Braeburn, la compagnia farmaceutica con sede in Pennsylvania che commercializza il farmaco negli USA. «Questa è un ulteriore possibile risorsa per medici e pazienti».

La buprenorfina iniezione a rilascio prolungato per uso sottocutaneo (CAM2038, brand Brixadi) è stata approvata dalla Fda lo scorso maggio per la somministrazione settimanale e mensile nel trattamento del disturbo da uso di oppioidi (OUD) da moderato a grave, in pazienti che hanno iniziato il trattamento con una singola dose di un prodotto a base di buprenorfina transmucosale o che sono già in trattamento con un prodotto giornaliero contenente buprenorfina. Il farmaco deve essere utilizzato come parte di un piano di trattamento completo che include consulenza e supporto psicosociale.

Il disturbo da uso di oppioidi è una condizione complessa e potenzialmente pericolosa per la vita, con un impatto negativo significativo sull’individuo, sulle famiglie e sulla società. Si stima che la sua prevalenza negli Stati Uniti sia compresa tra 6 e 7 milioni di persone, a circa 3 milioni delle quali viene diagnosticato il disturbo. Solo la metà di queste riceve cure mediche.

Sulla scorta di una precedente ricerca che ha stabilito la sicurezza e l’efficacia della buprenorfina somministrata in più forme per trattare l’OUD, in un nuovo studio i ricercatori hanno valutato gli effetti di dosi settimanali e mensili di CAM2038 in pazienti con OUD da moderato a grave.

Valutazione di CAM2038 in pazienti in trattamento o meno con buprenorfina 
Un’analisi analisi post-hoc ha valutato CAM2038 in 227 soggetti con OUD di età compresa tra 18 e 65 anni. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, uno in trattamento con buprenorfina sublinguale, una combinazione buprenorfina/naloxone (età media 41,3 anni, 62,6% maschi) e un secondo gruppo che non era stato esposto a buprenorfina per almeno 60 giorni (età media 41,8 anni, 64,9% maschi).

Il secondo gruppo ha ricevuto CAM2038 su base settimanale, mentre il primo è passato alla nuova terapia settimanalmente o mensilmente in base al dosaggio del trattamento precedente. Le dosi nel gruppo settimanale variavano da 8 mg a 32 mg e quelle nel gruppo mensile da 64 a 160 mg.

Secondo le linee guida cliniche, le dosi flessibili e personalizzate di CAM2038 così come la frequenza delle visite sono state lasciate al giudizio dello sperimentatore e condivise con il paziente durante la fase di trattamento. I campioni di urina sono stati raccolti al momento della visita in base alla somministrazione settimanale o mensile.

Maggiore efficacia della somministrazione settimanale
Il 59% del totale dei partecipanti aveva utilizzato eroina come oppioide preferito (il 51% di quelli convertiti dalla somministrazione sublinguale e il 100% dei soggetti non esposti a buprenorfina).

Nel gruppo di transizione, il 26,3% dei pazienti si è convertito e ha mantenuto la terapia con CAM2038 su base settimanale, il 33,2% è passato a CAM2038 prima su base settimanale e poi su base mensile, mentre il 40,5% si è convertito alla somministrazione mensile.

Nel gruppo dei nuovi trattati, 25 su 37 hanno iniziato e sono rimasti su CAM2038 su base settimanale, mentre i restanti 12 sono passati dalla somministrazione settimanale a quella mensile.

Ulteriori analisi hanno mostrato che per tutti i partecipanti allo studio, dosi più elevate di CAM2038 su base settimanale hanno portato a punteggi più bassi della Clinical Opioid Withdrawal Scale rispetto a dosi più elevate su base mensile, tenendo presente che comunque tutti i dosaggi testati sono stati efficaci nel sopprimere il desiderio e l’astinenza.

CAM2038 è stato generalmente ben tollerato, con eventi avversi emergenti dal trattamento che si sono verificati in non più del 5% dei soggetti, con dolore, gonfiore o eritema nel sito di iniezione, cefalea, nausea e rinofaringite riportati più comunemente.

«In linea con quanto suggerito da alcune ricerche, abbiamo visto che le dosi più elevate di buprenorfina forniscono risultati migliori in termini di riduzione del desiderio e dell’astinenza» ha concluso il relatore.

Referenze

Budilovsky-Kelley NR, et al. Effect of subcutaneous weekly and monthly buprenorphine dose on OUD treatment outcomes. Presented at: American Society of Clincal Psychopharmacology annual meeting; May 29-June 2, 2023; Miami Beach.