Covid: richiami vaccini puntano alle varianti XBB


L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato che i richiami COVID-19 di quest’anno siano aggiornati per colpire una delle varianti XBB attualmente dominanti

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Un gruppo consultivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato che i richiami COVID-19 di quest’anno siano aggiornati per colpire una delle varianti XBB attualmente dominanti.

Le nuove formulazioni dovrebbero mirare a produrre risposte anticorpali contro le varianti XBB.1.5 o XBB.1.16, ha detto il gruppo consultivo, aggiungendo che potrebbero essere prese in considerazione anche altre formulazioni o piattaforme in grado di ottenere risposte anticorpali neutralizzanti contro i lignaggi XBB.

Il gruppo ha suggerito di non includere più il ceppo COVID-19 originale nei futuri vaccini, sulla base dei dati secondo cui il virus originale non circola più nell’uomo e le iniezioni mirate al ceppo producono “livelli non rilevabili o molto bassi di anticorpi neutralizzanti” contro le varianti attualmente in circolazione.
I produttori di vaccini COVID-19, come Pfizer/BioNtech, Moderna e Novavax, stanno già sviluppando versioni dei rispettivi vaccini rivolte all’XBB.1.5 e ad altri ceppi attualmente in circolazione.

L’Fda terrà una riunione di esperti esterni a giugno per discutere la composizione dei ceppi dei vaccini COVID-19 per la fine dell’anno; i produttori di vaccini dovranno aggiornare i loro vaccini una volta selezionati i ceppi.

I richiami bivalenti sviluppati e distribuiti l’anno scorso riguardavano due ceppi diversi: la variante Omicron e il virus originale.
Il gruppo consultivo dell’OMS, che raccomanda eventuali modifiche alla composizione delle future iniezioni di COVID-19, ha dichiarato che i vaccini attualmente approvati dovrebbero continuare a essere utilizzati in conformità con le raccomandazioni dell’agenzia.

Alla fine di marzo, l’OMS ha rivisto le sue raccomandazioni sulla vaccinazione COVID, suggerendo che i bambini e gli adolescenti sani non hanno necessariamente bisogno di un’iniezione, ma i gruppi più anziani e ad alto rischio dovrebbero ricevere un richiamo tra i sei e i 12 mesi dopo l’ultimo vaccino.
Le ultime raccomandazioni giungono circa due settimane dopo che l’OMS ha posto fine allo stato di emergenza globale per la COVID-19.

Comunicato OMS
https://www.who.int/news/item/18-05-2023-statement-on-the-antigen-composition-of-covid-19-vaccines