Guerra in Ucraina: cosa ha significato il viaggio di Zuppi a Mosca


Guerra in Ucraina, il Vaticano sul cardinale Zuppi inviato in Russia: “Previsti passi ulteriori. Al centro del confronto a Mosca gli oltre 19mila minori deportati e l’esigenza della tanto desiderata pace”

cardinale zuppi

Gli “oltre 19mila minori ucraini deportati in Russia” sono stati al centro del confronto del cardinale Matteo Maria Zuppi con i rappresentanti del governo di Mosca: lo riferisce la Santa Sede, in un comunicato nel quale evidenzia “l’aspetto umanitario” della missione, “nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace”.

LA MISSIONE DEL 28 E 29 GIUGNO

La nota è stata diffusa dopo il ritorno dell’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, nella capitale russa mercoledì e ancora ieri in qualità di inviato di papa Francesco. “Nei tre giorni”, si legge nel comunicato, rilanciato dal quotidiano L’Osservatore Romano, “il porporato ha incontrato Yuri Ushakov, assistente del presidente della Federazione Russa per gli Affari di politica estera, e Maria L’vova-Belova, commissario presso il presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino, con la quale in particolare ci si è soffermati sugli oltre 19mila minori ucraini deportati in Russia”.

Nella nota si continua: “Nel corso dei colloqui, è stato fortemente sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace”. Nel comunicato si riferisce anche di “un fruttuoso incontro” del cardinale Zuppi con Sua santità Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, al quale l’inviato del papa “ha trasmesso il saluto del Santo padre e con il quale si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica”. Stando alla nota, “i risultati della visita saranno portati alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace”.