Gotta complicanza comune per i pazienti con cirrosi


Le complicazioni correlate alla gotta sarebbero più comuni nei pazienti con cirrosi, secondo uno studio pubblicato sul World Journal of Hepatology

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Le complicazioni correlate alla gotta sarebbero più comuni nei pazienti con cirrosi rispetto a quelli senza, secondo uno studio pubblicato sul World Journal of Hepatology. Inoltre, i pazienti senza cirrosi hanno riportato tassi più elevati di interventi, che possono essere dovuti in parte all’esitazione nell’esecuzione di questi interventi dato il maggiore rischio di complicanze nella cirrosi.

La gotta, che colpisce il 3,9% degli adulti negli Stati Uniti, può causare distruzione articolare cronica, forti dolori articolari, difficoltà a camminare e, in alcuni casi, nefropatia e nefrolitiasi da urato. Le riacutizzazioni possono essere scatenate dal consumo di alcol, cibi grassi, traumi, disidratazione e alcuni farmaci.

“È stata stabilita una correlazione positiva tra i livelli sierici di acido urico (UA), le complicanze correlate alla cirrosi e l’incidenza della steatosi epatica non alcolica, ma non è noto se l’iperuricemia determini un peggioramento degli esiti della cirrosi”, hanno scritto Ayham Khrais, Division of Medicine, Rutgers New Jersey Medical School e gli altri autori. “Abbiamo ipotizzato che per i pazienti con cirrosi ci potrebbero essere esiti di gotta peggiori”.

Lo studio trasversale ha utilizzato un campione nazionale di pazienti ricoverati (NIS) per identificare i pazienti adulti ricoverati per gotta, che sono stati poi stratificati in base a una storia di cirrosi tra il 2001 e il 2013. Il NIS contiene dati su oltre 7 milioni di ricoveri ospedalieri negli Stati Uniti.

Gli endpoint primari includevano interventi articolari, complicanze della gotta e mortalità. Sono stati raccolti e valutati anche dati demografici, come età, sesso ed etnia. Le variabili confondenti sono state controllate tramite regressione logistica multipla.
In totale, 36.948 pazienti avevano cirrosi e 1.491.829 non avevano una diagnosi di cirrosi. La maggior parte dei pazienti era di sesso maschile, in particolare nella coorte con cirrosi era presente un maggiore numero di maschi rispetto al gruppo senza cirrosi (74,63% vs 66,83%). I pazienti senza cirrosi erano più anziani rispetto a quelli con cirrosi (70,37±13,53 anni vs 66,21±12,325 anni; p<0,05).

I pazienti del gruppo cirrosi avevano tassi di mortalità più elevati (5,49% vs 2,03%; p<0,05 aggiustato), tofi (0,97% vs 0,75%; p aggiustato=0,677) e riacutizzazione della gotta (2,89% vs 2,77%; p aggiustato<.05).
Le tofi sono masse nodulari contenenti cristalli di urato monosodico che si depositano nei tessuti molli di pazienti con gotta.

I pazienti senza cirrosi hanno riportato tassi più elevati di iniezioni articolari (0,72% vs 0,52%; p<0,05 aggiustato) e artrocentesi (2,45% vs 2,21%; p<0,05 aggiustato).

I tassi di nefrolitiasi UA (0,025 in entrambi i gruppi), nefropatia (0,02% nel gruppo senza cirrosi e 0,01% nel gruppo cirrosi) e artrite settica (0,31% in entrambi i gruppi) erano simili tra tutti i pazienti.
I ricercatori hanno notato che i fattori di rischio per la cirrosi, come l’uso cronico di alcol, erano indipendentemente associati alla gotta e ai livelli sierici elevati di UA.

Poiché i pazienti nello studio avevano eziologie della cirrosi sia alcoliche che non alcoliche, il disturbo da uso di alcol può essere una variabile confondente significativa. Un’altra limitazione era che i ricercatori non potevano determinare se gli interventi progettati per trattare la gotta potessero aver portato a complicanze emorragiche. Infine, i pazienti non sono stati classificati in base al sottotipo di cirrosi, come steatosi epatica non alcolica (NAFLD), alcolica e virale.

I ricercatori hanno suggerito una revisione retrospettiva della cartella clinica dei pazienti con riacutizzazioni della gotta e una storia di cirrosi, classificando ulteriormente i pazienti in cirrosi alcolica o NAFLD per determinare la relazione tra cirrosi e gotta.

Gli autori precisano che si potrebbero anche analizzare i tassi di gotta in questa popolazione di pazienti, poiché una storia di consumo significativo di alcol è un fattore di rischio indipendente per la gotta. “I pazienti con cirrosi possono avere tassi differenziali di esacerbazioni della gotta e potenziali opzioni terapeutiche a causa di una combinazione di fisiopatologia, comorbidità correlate alla cirrosi e processo decisionale clinico”, hanno concluso i ricercatori. “Poiché ci sono pochi studi che collegano entrambi gli stati patologici, sono necessarie ulteriori indagini per delineare ulteriormente la relazione tra malattie del fegato e gotta”.

Khrais A, et al., Outcomes of gout in patients with cirrhosis: A national inpatient sample-based study. World J Hepatol 2023; 15(2): 303-310
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