Acne: cura con retinoidi topici può essere fatta anche in estate


Acne: i retinoidi topici non sono farmaci fototossici o fotosensibilizzanti, e la sospensione della terapia in estate potrebbe aggravare il quadro clinico

Acne: i retinoidi topici non sono farmaci fototossici o fotosensibilizzanti, e la sospensione della terapia in estate potrebbe aggravare il quadro clinico 

Nonostante i retinoidi topici siano considerati la terapia farmacologica di prima linea per il trattamento dell’acne, permangono perplessità riguardo l’uso generalizzato e continuativo dei retinoidi, in particolare nel periodo estivo, e questo è ancora ad oggi oggetto di valutazioni differenti anche tra dermatologi esperti.1 Tuttavia, è fondamentale ricordare che i retinoidi non sono farmaci fototossici o fotosensibilizzanti,e la sospensione della terapia potrebbe aggravare il quadro clinico con un evidente impatto negativo sul soggetto. Per questo, la sospensione del trattamento è assolutamente da evitare anche nel periodo estivo, e occorre fornire indicazioni precise al paziente sull’uso corretto della terapia, oltre che illustrare i rischi di un’interruzione precoce del trattamento.

L’acne è una patologia cronica infiammatoria della pelle che può colpire fino l’85% della popolazione durante l’arco della vita. Si presenta clinicamente con comedoni, papule, pustole, noduli e cicatrici diffuse. Se non opportunatamente trattate, le lesioni acneiche possono evolvere in cicatrici e/o in iperpigmentazioni post-infiammatorie, entrambe condizioni che causano discomfort per i pazienti, peggiorandone la qualità della vita.2

I retinoidi topici sono altamente efficaci per il trattamento dell’acne. Agendo sui microcomedoni e riducendo l’infiammazione, i retinoidi non solo possono curare, ma possono anche prevenire lo sviluppo di nuove lesioni, e quindi avere un’azione sul campo acneico. I retinoidi inoltre stanno assumendo un ruolo cruciale nel trattamento dell’acne come alternativa all’utilizzo di antibiotici sistemici, per contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.2-5

Nonostante i dimostrati benefici in termini di efficacia e tollerabilità a lungo termine dei retinoidi,6,7 la loro prescrizione e raccomandazione nella pratica clinica è ancora piuttosto bassa, in particolare nel periodo estivo.2 Tra i motivi che più comunemente portano a sospendere o sconsigliare il trattamento con retinoidi topici in estate troviamo la presunta fototossicità e la sensibilità di queste molecole alle radiazioni UV, l’aumento dei fenomeni irritativi a causa dell’esposizione solare, e la difficoltà nel seguire con attenzione la terapia e i vari accorgimenti consigliati dal dermatologo.1

A differenza di altre terapie anti-acne, quali alcune tetracicline da assumere per via orale, è importante sottolineare che i retinoidi non sono farmaci fototossici o fotosensibilizzanti, come spesso erroneamente pensato.1 L’esposizione solare può compromettere la stabilità molecolare dei retinoidi topici ma si può ovviare a questo consigliandone sempre l’applicazione nelle ore serali. Dato il loro meccanismo d’azione che comporta alterazione della barriera epidermica, l’uso di retinoidi potrebbe potenziare inoltre gli effetti collaterali da esposizione alle radiazioni UV solari quali secchezza, desquamazione e sensibilità cutanea (sintomi riferibili alla cosiddetta “dermatite da retinoidi”). Validi aiuti, nei mesi con alto irraggiamento, sono l’uso di un filtro solare con protezione SPF ≥ 50 e dermocosmetici orientati contenenti sostanze idratanti ed emollienti in grado di migliorare la funzionalità della barriera epidermica.2 Qualora la manifestazione di sintomi e segni di irritazione si presenti in modo grave, tale da pensare alla sospensione della terapia, si può consigliare l’applicazione del retinoide topico a sere alterne, oppure l’applicazione per short-contact therapy, che prevede alcune ore di contatto seguite dalla rimozione del prodotto con acqua, senza ricorrere in alcun modo all’interruzione del trattamento.8

Sospendere la terapia significherebbe infatti aumentare il rischio di ritrovarsi con un quadro aggravato in autunno con un evoluzione in esiti cicatriziali o in iperpigmentazioni indesiderate2; infatti, dopo un iniziale miglioramento all’esordio dell’estate, la luce del sole contribuisce ad ispessire lo strato corneo e questo è uno dei motivi per cui si ha un peggioramento spontaneo in autunno.  È dunque necessario motivare e spiegare bene al paziente i rischi di una mancata aderenza alla terapia, fornendo indicazioni precise su come gestire eventuali reazioni indesiderate, e rimanendo sempre in contatto con il clinico dermatologo, anche attraverso semplici mezzi di comunicazione quali WhatsApp (concetto di WhatsApp counseling).

Conclusioni
In conclusione, i retinoidi topici sono altamente efficaci nel trattamento e nella prevenzione delle principali lesioni acneiche. I comuni problemi di tollerabilità cutanea che possono presentarsi in associazione alla terapia con retinoidi sono facilmente gestibili mediante l’impiego quotidiano di creme non comedogeniche con protezione solare SPF ≥ 50 e di cosmetici idratanti e lenitivi. In caso di persistenza della sintomatologia collaterale, si può infine scegliere di utilizzare una concentrazione inferiore del farmaco, una riduzione della quantità oppure ancora pensare ad una applicazione a giorni alterni o per short contact therapy. È dunque fondamentale iniziare tempestivamente e in modo continuativo la terapia con retinoidi topici per ridurre al minimo il peggioramento delle lesioni acneiche e il rischio di esiti cicatriziali, evitando la sospensione del trattamento.

Bibliografia

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  2. Thiboutot DM, Dréno B, Abanmi A, et al. Practical Management of Acne for Clinicians: An International Consensus from the Global Alliance to Improve Outcomes in Acne. Vol 78.; 2018. doi:10.1016/j.jaad.2017.09.078
  3. Nast A, Dréno B, Bettoli V, et al. European evidence-based (S3) guideline for the treatment of acne – update 2016 – short version. J Eur Acad Dermatology Venereol. 2016;30(8):1261-1268. doi:10.1111/jdv.13776
  4. Chien A. Retinoids in Acne Management: Review of Current Understanding, Future Considerations, and Focus on Topical Treatments. J Drugs Dermatol. 2018;17(12):s51-s55.
  5. Thiboutot D, Dréno B, Sanders V, Rueda MJ, Gollnick H. Changes in the management of acne: 2009-2019. J Am Acad Dermatol. 2020;82(5):1268-1269. doi:10.1016/j.jaad.2019.04.012
  6. Blume-Peytavi U, Fowler J, Kemény L, et al. Long-term safety and efficacy of trifarotene 50 μg/g cream, a first-in-class RAR-γ selective topical retinoid, in patients with moderate facial and truncal acne. J Eur Acad Dermatology Venereol. 2020;34(1):166-173. doi:10.1111/jdv.15794
  7. Dréno B, Bissonnette R, Gagné-Henley A, et al. Long-Term Effectiveness and Safety of Up to 48 Weeks’ Treatment with Topical Adapalene 0.3%/Benzoyl Peroxide 2.5% Gel in the Prevention and Reduction of Atrophic Acne Scars in Moderate and Severe Facial Acne. Am J Clin Dermatol. 2019;20(5):725-732. doi:10.1007/s40257-019-00454-6
  8. Martin B, Meunier C, Montels D, Watts O. Chemical stability of adapalene and tretinoin when combined with benzoyl peroxide in presence and in absence of visible light and ultraviolet radiation. Br J Dermatology, Suppl. 1998;139(52):8-11. doi:10.1046/j.1365-2133.1998.1390s2008.x