Statine sicure per i muscoli di chi pratica attività fisica


Le statine non peggiorano la condizione di vulnerabilità che l’esercizio prolungato e moderatamente intenso già determina di suo sui muscoli dei pazienti

Una confezione di farmaci, statine in pasticche

Le persone fisicamente attive in terapia con statine possono avere una preoccupazione in meno riguardo all’uso di questi farmaci. Infatti, nonostante la ‘negativa’ reputazione di questi ultimi di causare lesioni muscolari, le statine non peggiorano la condizione di vulnerabilità che l’esercizio prolungato e moderatamente intenso già determina di suo sui muscoli dei pazienti. È quanto dimostra un nuovo studio pubblicato sull’”American Journal of College Cardiology” (JACC).

Si tratta di uno studio prospettico e controllato nel quale, in pazienti in terapia con statine, non si è osservato un aggravamento del normale affaticamento muscolare o del dolore da esercizio prolungato né un influsso negativo su enzimi o altri biomarcatori associati a lesioni muscolari.

Dati tratti dai partecipanti all’annuale “marcia dei quattro giorni” di Nijmegen

I risultati provengono da 100 individui, di cui circa due terzi in terapia con statine, che hanno partecipato a un evento pubblico di cammino a lunga distanza della durata di quattro giorni che si tiene ogni anno nei Paesi Bassi.

Nell’uso comune delle statine in adulti con fattori di rischio cardiovascolare (CV), questi farmaci (come noto) sono spesso accusati di causare eccessivo dolore o lesioni muscolari come effetto collaterale. Eppure, c’è una predominanza di prove contrarie basate su meta-analisi e studi clinici, che suggeriscono come questi ipocolesterolemizzanti siano ritenuti ingiustamente responsabili di molti sintomi muscolari completamente non correlati al trattamento.

La nuova scoperta, tratta da persone che variano ampiamente nei livelli di attività di fitness, suggeriscono che «l’esercizio di intensità moderata è fattibile e sicuro» negli utilizzatori di statine e che i farmaci non esacerbano i normali sintomi muscolari dall’esercizio, scrivono i ricercatori, guidati da Neeltje A.E. Allard, del Radboud University Medical Center di Nijmegen (Paesi Bassi).

Tale esercizio, inoltre, non deve essere su scala insolita. Un esercizio fisico regolare negli utilizzatori di statine può semplicemente essere coerente con le più ampie linee guida più ampie, come 30 minuti di camminata al giorno, osservano.

Lo studio ha un’applicabilità così ampia, specificano Allard e colleghi, perché i partecipanti erano rappresentativi dell’intero spettro delle migliaia di persone che si sono iscritte alla differenti per età, livello di forma fisica e numero di fattori di rischio CV. Erano inclusi anche pazienti con problemi CV e soggetti fisicamente in forma ovvero «camminatori ricreativi che non si esercitavano regolarmente» e «camminatori abituali non praticanti esercizi fisici di fitness».

Popolazione in studio e risultati
Nello studio sono stati arruolati tre gruppi di partecipanti alla “4Days marches” di Nijmegen, nei Paesi Bassi, che in un anno attira tipicamente decine di migliaia di partecipanti che percorrono fino a 30, 40 o 50 km al giorno per 4 giorni consecutivi.

I partecipanti includevano 35 utilizzatori di statine che hanno partecipato all’evento nonostante l’eventuale presenza di sintomi muscolari, in particolare 34 in terapia con statine ma senza tali sintomi e 31 controlli non utilizzatori di statine. L’età media variava da 65 a 68 anni. Gli utilizzatori di statine assumevano prevalentemente simvastatina o atorvastatina. La durata media della terapia con statine è stata rispettivamente di 60 e 96 mesi per i soggetti con e senza sintomi. Le valutazioni sono state eseguite diversi giorni prima dell’evento, al basale e, terminata la camminata, dopo 1, 2 e 3 giorni.

I punteggi per il dolore muscolare sul “Brief Pain Inventory” erano più alti al basale nel gruppo sintomatico in terapia con statine (P < 0,001) rispetto agli altri due gruppi, e sono aumentati (P < 0,001) in modo simile nei tre gruppi durante ciascuno dei tre giorni, riportano gli autori. I punteggi relativi all’affaticamento sul “Brief Fatigue Inventory” hanno seguito lo stesso schema.

Tutti i biomarcatori di lesione o stress muscolare erano a livelli comparabili al basale nei tre gruppi e sono aumentati in modo simile (P < 0,001), senza differenze significative alla fine del terzo giorno. I biomarcatori includevano: lattato deidrogenasi, creatinchinasi, mioglobina, troponina cardiaca I ed NT-BNP (frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B).

Si ritiene che le riduzioni dei livelli di coenzima Q 10 correlati alle statine (CoQ10) aggravino le lesioni muscolari, osservano gli autori. Ma i livelli di CoQ10 non sono risultati significativamente diversi fra i tre gruppi in nessun momento dello studio, né hanno mostrato alcuna associazione significativa con misure di lesioni muscolari, sintomi o affaticamento.

Nuove certezze e dubbi da verificare, secondo l’editoriale di commento
I pazienti con sintomi muscolari associati alle statine (SAMS) spesso limitano l’attività fisica a causa di dolore muscolare o debolezza, ma anche per via di «preoccupazioni che l’esercizio fisico aggravi le lesioni muscolari» osserva un editoriale di accompagnamento. «Pertanto, l’esercizio fisico, che è una base per migliorare e mantenere la salute cardiometabolica, è spesso evitato o limitato».

Ma l’attuale studio, scrive Robert S. Rosenson – della Metabolism and Lipids Unit presso il Zena and Michael A. Wiener Cardiovascular Institute, al Mount Sinai Heart dell’Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York (USA) – suggerisce effettivamente che «molti pazienti che sviluppano SAMS possono impegnarsi in un programma di camminata moderatamente intensivo senza preoccuparsi di peggiorare i biomarcatori muscolari o le prestazioni».

L’esercizio non sembra migliorare la funzione muscolare negli utilizzatori di statine sintomatici rispetto agli altri gruppi nel corso del brevissimo follow-up dello studio, osserva Rosenson. Ma «rimane incerto, in base a questo studio, se l’esercizio prolungato nei pazienti con SAMS determinerà un miglioramento dei biomarcatori metabolici o della capacità di esercizio a lungo termine».

Fonti:
Allard NAE, Janssen L, Lagerwaard B, et al. Prolonged Moderate-Intensity Exercise Does Not Increase Muscle Injury Markers in Symptomatic or Asymptomatic Statin Users. J Am Coll Cardiol, 2023;81:1353-64. doi: 10.1016/j.jacc.2023.01.043. leggi

Rosenson RS. The Importance of Exercise in Cardiometabolic Health in Patients Reporting Statin-Associated Muscle Symptoms. J Am Coll Cardiol, 2023;81:1365-7. doi: 10.1016/j.jacc.2023.02.011. leggi