Trattamento dell’ipertensione lieve o moderata in gravidanza è sicuro


Una meta-analisi di 12 studi, pubblicata online su “Clinical Cardiology”, mostra i benefici del trattamento dell’ipertensione da lieve a moderata durante la gravidanza

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Una meta-analisi di 12 studi – pubblicata online su “Clinical Cardiology” – mostra i benefici del trattamento dell’ipertensione da lieve a moderata durante la gravidanza. In particolare, i dati mostrano che il trattamento dell’ipertensione è sicuro durante la gravidanza, senza esiti avversi per il feto.

Il trattamento farmacologico dell’ipertensione lieve durante la gravidanza è associato a minori rischi per diversi esiti avversi, tra cui ipertensione grave, preeclampsia, distacco della placenta, insufficienza renale ed edema polmonare.

«I disturbi ipertensivi della gravidanza sono stati associati a un rischio significativamente più elevato di esiti avversi della gravidanza, tra cui la morte fetale e neonatale e la nascita di neonati piccoli per l’età gestazionale» scrivono gli autori, guidati da Alireza Hosseinpour, del dipartimento di Medicina Cardiovascolare presso l’Università di Scienze Mediche di Shiraz (Iran).

«Sebbene le linee guida abbiano raggiunto un consenso sul trattamento dei casi con ipertensione grave (pressione arteriosa 160/110 mm Hg), rimane ancora incertezza riguardo alla decisione di trattare pazienti con ipertensione da lieve a moderata» rilevano.

In questa meta-analisi, Hosseinpour e colleghi hanno analizzato i dati di 12 studi relativi nel complesso a 4.461 pazienti in gravidanza con diagnosi di ipertensione da lieve a moderata. Tutti gli studi hanno esaminato l’impatto del trattamento farmacologico in persone in gravidanza con ipertensione lieve rispetto ad assenza di trattamento o placebo sugli esiti materni, fetali e neonatali. In tutto, 2.395 partecipanti erano incluse nel gruppo intervento e 2.066 in quello controllo.

«Contrariamente ad alcune delle precedenti meta-analisi, abbiamo incluso solo i risultati degli studi randomizzati controllati e, quindi, i nostri risultati rappresentano la migliore evidenza e hanno meno probabilità di essere influenzati da fattori confondenti» scrivono i ricercatori.

«Abbiamo valutato l’impatto del trattamento sulle partecipanti con ipertensione cronica e indotta dalla gravidanza e le analisi sono state stratificate in base al tipo di ipertensione. Pertanto, i risultati possono essere utilizzati per entrambi i tipi di ipertensione durante la gravidanza».

Ipertensione grave, distacco placentare e preeclampsia: esiti con risultati migliori
I ricercatori hanno scoperto che il trattamento antipertensivo era associato a risultati migliori in sette dei 19 esiti analizzati, tra cui ipertensione grave (RR = 0,53; IC 95%, 0,38-0,75), preeclampsia (RR = 0,71; IC 95%, 0,54-0,93) e distacco della placenta (RR = 0,48; IC 95%, 0,26-0,87).

I dati hanno anche mostrato che il trattamento antipertensivo in tutti gli studi è stato utile in termini di cambiamenti nell’ECG (RR = 0,43; IC 95%, 0,25-0,72), insufficienza renale (RR = 0,42; IC 95%, 0,34-0,51), edema polmonare (RR = 0,46; IC 95%, 0,25-0,84) e mortalità neonatale (RR = 0,72; IC 95%, 0,57-0,92). L’esito primario di sicurezza relativo ai piccoli per l’età gestazionale non differiva tra i gruppi intervento e controllo, riportano i ricercatori.

«L’adozione di una strategia basata sull’abbassamento dell’obiettivo preferenziale dei farmaci antipertensivi iniziali nel corso della gravidanza al livello di 140/90 mm Hg in pazienti affette da ipertensione cronica e gestazionale in gravidanza sembra accettabile» scrivono i ricercatori.

In precedenza, i dati dello studio CHAP, presentati alla sessione scientifica dell’American College of Cardiology del 2022, hanno mostrato che il trattamento dell’ipertensione cronica lieve durante la gravidanza a un obiettivo pressorio < 140/90 mm Hg ha ridotto gli esiti avversi della gravidanza e non ha compromesso la crescita fetale.

Le donne in gravidanza con ipertensione cronica lieve che avevano ricevuto farmaci antipertensivi hanno avuto tassi significativamente ridotti di preeclampsia grave, parto pretermine prima delle 35 settimane di gestazione, distacco della placenta e morte fetale o neonatale rispetto a una strategia fondata sul riservare il trattamento solo alle donne che avessero sviluppato ipertensione grave durante la gravidanza.

Fonte:
Attar A, Hosseinpour A, Moghadami M. The impact of antihypertensive treatment of mild to moderate hypertension during pregnancy on maternal and neonatal outcomes: An updated meta-analysis of randomized controlled trials. Clin Cardiol. 2023 Mar 28. doi: 10.1002/clc.24013. [Epub ahead of print] leggi