Gotta: recidive più frequenti dopo artroplastica del ginocchio


Secondo uno studio Usa, pubblicato su The Journal of Arthroplasty, le recidive di gotta sembrano essere più probabili dopo un’artroplastica totale del ginocchio

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Stando ai risultati di uno studio Usa, pubblicato su The Journal of Arthroplasty, le recidive di gotta sembrano essere più probabili dopo un’artroplastica totale del ginocchio (TKA) nei pazienti con una storia pregressa di gotta.

Razionale e disegno dello studio
In letteratura è già stato documentato da tempo che la prevalenza di gotta è in aumento insieme al numero di interventi di artroplastica totale del ginocchio, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
L’obiettivo del lavoro è stato quello fi valutare l’incidenza di gotta dopo TKA nei pazienti con storia pregressa di gotta e di determinare se questa è associata ad un incremento del tasso di complicanze articolari post-operatorie.
A tal scopo, i ricercatori hanno attinto ai dati di circa 91 milioni di pazienti Usa raccolti, tra il 2010 ne il 2020, nelle cartelle cliniche memorizzate nel database PearlDiver Mariner.

Nello specifico, sono stati messi a confronto i dati relativi ai pazienti con gotta pre-esistente prima del ricorso a TKA rispetto a quelli che non avevano una diagnosi di gotta prima dellì’intervento chirurgico.
Sono stati inclusi nello studio 17.463 individui con e senza gotta prima della TKA. La coorte con la gotta e quella del gruppo di controllo comprendevano partecipanti di età media di 67 anni e per il 39,6% rappresentate da donne in ambo i casi.

Risultati principali
Due anni dopo il ricorso a TKA, il 53,8% dei partecipanti alla coorte di pazienti con gotta pre-esistente è andato incontro a recidiva di malattia, mentre al 3,6% dei partecipanti del gruppo di controllo è stata diagnosticata la gotta ex novo (OR: 30,86; IC95%: 28,35-33,66).

Ad un anno dal ricorso a TKA, entrambi i gruppi presentavano tassi simili di incisione e sbrigliamento (2,0%-2,5%), di mobilizzazione protesica (0,9%-1,2%) e di frattura periprotesica (0,4%-0,7%).
La coorte con gotta, inoltre, rispetto a quella senza gotta preesistente presentava una maggiore frequenza di interventi di revisione protesica (2,5% vs 1,3%; OR: 2,08; 1,41-3,05) e di infezioni articolari protesiche (5,3% vs 3,3%; OR: 1,81; 1,40-2,33).

Inoltre, quando l’analisi era ristretta ai pazienti con gotta nel ginocchio operato, quelli con recidiva di gotta, rispetto a quelli senza recidiva (n=149 vs 594, rispettivamente) hanno mostrato un rischio maggiore di mobilizzazione protesica (OR: 10,17; IC95%: 2,12-72,63), infezione dell’articolazione protesica (OR: 5,70; IC95%: 1,82-19,50) e revisione protesica (OR: 4,86; IC95%:1,83-13,26) ad un anno.

A 2 anni, i pazienti con gotta, rispetto a quelli senza gotta nel ginocchio operato, avevano un rischio maggiore di mobilizzazione protesica (OR: 5,23; IC95%: 1,35-21,70), infezione dell’articolazione protesica (OR: 6,00; IC95%: 2,28-16,78) e revisione (OR: 4,84; IC95%: 2,15-11,07).

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno concluso che “…una diagnosi e una gestione appropriata dei pazienti con una storia di gotta pregressa,  nel contesto perioperatorio, sono importanti per ridurre il rischio di recidiva di gotta nel periodo post-operatorio. Ridurre gli attacchi di gotta dopo una TKA primaria può essere importante per mitigare i rischi di outcome articolari peggiori”.

Bibliografia
Cole MW et al. The effects of gout following total knee arthroplasty: a retrospective analysis. J Arthroplasty. February 8, 2023. doi:10.1016/j.arth.2023.01.064