Dai cantieri Ansaldo a Orgosolo: su Rai Storia torna “Telemaco”


Gli ultimi due gioielli navali della Società Italia nei cantieri dell’Ansaldo e i murales di Orgosolo a “Telemaco” in prima serata su Rai Storia

5000 anni sciuscià telemaco storia delle nostre città

Gli ultimi giganti del mare: la turbonave Michelangelo e la gemella Raffaello, gli ultimi due gioielli navali della Società Italia nei cantieri dell’Ansaldo. Li riscopre la giovane storica Emanuela Lucchetti in “Telemaco”, il programma di Rai Cultura che va alla ricerca di storie meno conosciute e dei luoghi dove si sono svolte in onda venerdì 26 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Un viaggio che inizia nei cantieri navali di Ansaldo a Sestri Ponente, con la vicenda della Michelangelo, che attraversa tredici anni: dal varo, il 16 settembre 1962, al 1975 quando è posta in disarmo a causa delle ormai insostenibili perdite economiche del servizio passeggeri transatlantico che sta lasciando il passo al traffico delle navi da crociera.

Nella sua storia, il 12 aprile 1966, c’è anche la gigantesca onda anomala che la colpisce nell’Oceano Atlantico, a circa 800 miglia da New York, e che causa la morte di tre persone e il ferimento di altre cinquanta. L’incidente provoca grande clamore e suscita interrogativi sulla sicurezza e l’affidabilità delle navi transatlantiche. La Michelangelo verrà venduta al governo iraniano, che la utilizza come alloggio per le truppe impegnate nella costruzione del porto di Bandar Abbas. La sua storia si conclude definitivamente nel 1991 quando viene demolita in Pakistan. La Raffaello, sua gemella, presta servizio per 10 anni, dal 1965 al 1975. Venduta, anch’essa agli iraniani, affonda nel 1982 colpita da missili incendiari iracheni.

Dal mare alla terraferma con Pietro Sorace, a Grottaferrata: qui esiste da più di mille anni, un’abbazia di monaci italo-bizantini. A fondarla fu, nel 1004, Nilo da Rossano, uomo di grande cultura e fede, poi divenuto santo. Ancora oggi, i monaci che ne perpetuano l’insegnamento, vivono nel complesso monumentale: l’ultimo monastero italo-bizantino rimasto nostro Paese.

Si passa, poi, a una storia tuttora avvolta nel mistero con Charlotte Marincola. Chiaulis, Villa, Intissans, Chiaicis. Sono le piccole frazioni di Verzegnis, un paesino su un altipiano che domina il Tagliamento, in Friuli. Qui, tra il 1878 e il 1879, accadde qualcosa di inaspettato, inquietante, che investì la vita della piccola comunità. Alcune giovani donne cadono improvvisamente preda a deliri e crisi convulsive. Per la gente sono possedute dal demonio. Interviene la chiesa. Poi la scienza medica. Non si è mai arrivati a comprendere fino in fondo cosa realmente accadde e perché proprio in quel piccolo paese della Carnia. Carla Oppo, infine, è nella terra di Barbagia ai piedi del Supramonte, nel cuore antico della Sardegna. Qui, a partire dalla fine degli anni Sessanta, i muri delle case si colorano di dipinti murali che raccontano la storia di una comunità e dei valori universali di libertà e giustizia. La storia della rivolta di Pratobello e dei murales di Orgosolo, racconta una Barbagia diversa da quella che nell’immaginario è troppo spesso legata solo a storie di banditismo e criminalità.