Disponibile nelle librerie e sugli store digitali il secondo romanzo di Consuelo Pinna, Amor fati, edito da SBS Comunicazione & Edizioni
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La morte è solo una conseguenza della vita. Una ovvietà della quale siamo tutti consapevoli. Questo forse fa paura o forse, averne consapevolezza, aiuta ad alleggerirne il pensiero. Di sicuro, della morte e della vita, ne ha grande rispetto Consuelo Pinna che ne parla in una veste nuova nel suo Amor fati, presentato a Londra per la prima volta il 23 febbraio scorso.
Abbiamo chiesto a Consuelo di raccontarci di lei e del suo libro
“Il mio blocco dello scrittore arriva quando mi chiedono di raccontare qualcosa su di me. In questo caso trovo difficilmente le parole e devo compiere un piccolo sforzo per riempire la pagina bianca. Inizio dalle cose semplici, sono Consuelo Pinna, la mia passione per la scrittura è iniziata alle superiori, mi divertivo a scrivere racconti umoristici. Dopo la morte improvvisa di mia mamma la mia vena creativa si era spenta, per poi riaccendersi, dopo molti anni, a causa di un altro evento traumatico. Da lì in poi la scrittura è diventata una necessità, un modo per trasformare il dolore in parole.
Con In limine mortis, il mio romanzo d’esordio, edito da Argentodorato, affronto proprio il tema della morte e ciò che rimane dopo di essa, lo faccio con ironia, ma mai con leggerezza, forse è stata proprio l’autoironia a rendere più leggeri alcuni momenti difficili della mia vita. Nel febbraio del 2023 è stato premiato con un attestato di merito dalla giuria di CasaSanremo Writers.
In questi giorni è stato appena pubblicato il mio secondo romanzo, Amor fati, edito da SBS Comunicazione & Edizioni, questo nuovo libro mi ha portata a Londra, grazie all’associazione Sardinian Embassy of London che mi ha ospitata al Chelsea Theatre per la prima presentazione, e poi al Salone internazionale del libro a Torino insieme al gruppo di scrittori di Sheyla Bobba.
Amor fati è l’amore incondizionato per il proprio destino, qualsiasi cosa accada, compresi i lutti. Alice, la protagonista di questo romanzo, si affida a una psicologa per superare la morte della sorella gemella. Attraverso l’EMDR, un particolare metodo terapeutico, riesce a elaborare i ricordi del passato, grazie anche a un approccio non del tutto convenzionale adottato dalla sua psicoterapeuta, infatti porterà la paziente in un eremo, dove ricorderà le sue vite precedenti, in un tempo in cui si conoscevano già e facevano parte di un gruppo di ventidue anime che avevano il compito di ristabilire l’equilibrio tra il genere umano”