Un possibile legame tra fibromialgia e stato emotivo


Le persone con fibromialgia spesso riferiscono di avere difficoltà con l’identificazione e l’espressione emotiva, e ciò può contribuire al loro dolore e ad altri sintomi

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Le persone con fibromialgia (FM) spesso riferiscono di avere difficoltà con l’identificazione e l’espressione emotiva, e questa “alessitimia” può contribuire al loro dolore e ad altri sintomi. È quanto riporta uno studio pubblicato sull’European Journal of Pain.

L’analfabetismo emotivo o alessitimia è un costrutto psicologico che descrive una condizione di ridotta consapevolezza emotiva, che comporta l’incapacità sia di riconoscere sia di descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli altrui.

Tale condizione è stata individuata e descritta per la prima volta negli anni cinquanta in pazienti affetti da patologie classicamente definite come psicosomatiche (ulcera gastroduodenale, eczema, asma, ecc…) rafforzando così l’idea, già presente nella tradizione psicoanalitica, che tali pazienti fossero portati ad esprimere la sofferenza emotiva (altrimenti inesprimibile) tramite la sofferenza fisica. Viene attualmente considerato anche come un possibile deficit della funzione riflessiva del sé.

Secondo alcuni autori l’alessitimia non dovrebbe essere considerata necessariamente una condizione patologica quanto piuttosto un tratto di personalità che predisporrebbe in maniera aspecifica alla somatizzazione.

Questo punto di vista è rafforzato dal fatto che caratteristiche alessitimiche sono ritrovabili anche nella popolazione generale, in pazienti affetti da disturbo da stress post-traumatico, dipendenza da sostanze e disturbi alimentari. Tali dati lasciano quindi pensare che l’alessitimia vada considerata come una dimensione clinica transnosografica piuttosto che come un’entità nosologica a sé stante (disturbo).

Numerosi studi hanno valutato l’alessitimia nella FM.
In questo lavoro è stata sistematicamente rivisto e meta-analizzata la letteratura per: (a) descrivere la prevalenza dell’alessitimia nelle persone con FM; (b) confrontare il livello di alessitimia in caso di fibromialgia sia con controlli sani che con controlli con altre condizioni dolorose; e (c) determinare l’associazione tra alessitimia e intensità del dolore, depressione e ansia nelle persone con FM.

Seguendo le linee guida PRISMA, gli autori hanno cercato informazioni su più database (Scopus, PubMed/MEDLINE, Embase, Web of Science, PsycINFO e Google Scholar) dall’inizio al 31 maggio 2022.
Un totale di 32 studi ha soddisfatto i criteri di ammissibilità e sono stati inclusi nelle meta-analisi.

I risultati hanno mostrato che la prevalenza di alessitimia nella fibromialgia era in media del 48%. Le persone con FM avevano un’alessitimia sostanzialmente più elevata rispetto ai controlli sani (SMD=1,00; IC 95%: da 0,79 a 1,22), così come le persone con altre condizioni correlate al dolore (SMD=0,35, IC 95% = da 0,04 a 0,65), in particolare l’artrite reumatoide (SMD=0,49; IC 95%: 0,08–0,91).

L’alessitimia era positivamente associata all’intensità del dolore (r=0,24), all’ansia (r=0,50) e alla depressione (r=0,41) tra le persone con FM.
In conclusione, a causa dell’alto livello di alessitimia nelle persone con fibromialgia e della relazione positiva dell’alessitimia con il dolore e il disagio psicologico, si raccomandano interventi per migliorare la consapevolezza emotiva, l’espressione e l’elaborazione nella FM.

Mojtaba Habibi Asgarabad et al., The relationship of alexithymia to pain and other symptoms in fibromyalgia: A systematic review and meta-analysis
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