Venerdì 12 maggio al teatro Murialdo di Torino lo spettacolo in scena è “Fuga da Mozart” inserito nella rassegna “Storie di Altri Mondi”
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Ancora un interessante appuntamento inserito nella rassegna “Storie di Altri Mondi” proposto da IL MUTAMENTO in collaborazione con il teatro Murialdo di piazza Chiesa della Salute a Torino. Nella serata di venerdì 12 maggio alle 21 va in scena “FUGA DA MOZART”. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso anno al Festival teatrale di Jendouba, in Tunisia. I fatti sulla scena avvengono nel dopoguerra in Austria, dove un direttore di orchestra sta iniziando a dirigere un concerto. Ad un tratto si ferma e si pone una domanda: “Che sarà mai la musica?”. Allora inizia a sognare e rievocare Mozart in un “delirio” che intreccia l’opera e la vita, come se l’una fosse lo specchio dell’altra. In un solo mondo poetico fatto di burla intrecciato da un sapore di morte. Il fantasioso sogno del direttore è contemplato da quadri correlati in una drammaturgia che si divide tra le note di una prova in continuazione interrotta. Ad un certo momento appare un bambino prodigio e un Angelo caduto in stato agonizzante, che muore sulla Lacrimosa e rinasce per annunciare l’assordante “rumore del tempo”. Si materializza anche Papageno – personaggio dell’opera “Il Flauto Magico” – e il fantasma di Nannerl, sorella di Mozart, artista dal talento imploso. E insieme si ritroveranno in un incontro tragicomico e al tempo stesso assurdo, in cui lui è smarrito, e lei furiosa, rivela un dubbio atroce nei confronti del padre. L’allucinazione continua come un lungo sogno dove appaiono anche Pamina e Tamino, ambedue protagonisti nell’opera che si rincorrono e si smarriscono. A volte vorrebbero amarsi a volte suicidarsi. Accompagnati da una grande musica camminano insieme speranzosi nell’oscurità del proprio tempo. E alla fine di tutto la domanda che ci poniamo è: dove vorranno arrivare?
“Nello spettacolo Fuga da Mozart – spiega Luca Vonella – azione scenica e musica, dialogando, si amplificano reciprocamente secondo i principi del teatro danza orientale e, cucite l’una addosso all’altra, elaborano variazioni sceniche sul tema del grande compositore”.