Cucina glicine fritto: bufera sull’influencer vegana Carlotta Perego


Polemica per la scelta di Carlotta Perego, un’influencer vegana, di pubblicare una ricetta del “glicine fritto”: è una pianta potenzialmente tossica

glicine fritto

Ha presentato con grande entusiasmo la ricetta del glicine fritto e poi, a stretto giro, ha detto di aver avuto un’intossicazione alimentare molto pesante. I suoi follower hanno fatto due più due e pensato che a intossicare Carlotta Perego, influencer vegana che ha fatto della sua pagina ‘Cucina botanica’ dedicata alla cucina vegana un business, fosse stato proprio il glicine. Ma lei, 903 mila follower su Instagram, si è affrettata a smentire nelle storie, spiegando che il glicine fritto lo aveva mangiato in realtà parecchi giorni prima (anche se poi la notizia e le foto le aveva pubblicate successivamente), mentre invece il malessere era cosa delle ultime ore, legata a un’altra cena che niente aveva a che fare col glicine. È giallo. Di certo c’è che il glicine è potenzialmente pericoloso, perché alcune parti della pianta presentano un’elevata tossicità. E infatti molti dei suoi follower nei commenti avevano stigmatizzato la scelta di diffondere questa ricetta, facendole notare che era un alimento pericoloso.

LA VALANGA DI CRITICHE: IL GLICINE È TOSSICO

Tra i commenti si legge: “Stai mettendo a rischio la salute di tante persone! Quando fai dei video del genere, su piante con una percentuale di tossicità in alcune zone, devi essere molto precisa su quello che dici! IL GAMBO È TOSSICO MA ANCHE E SOPRATTUTTO I SEMI DENTRO IL FIORE!”, ha scritto un utente. Un altro dice: “Ragazzi il glicine è tossico, in grandi quantità è vero, ma comunque meglio evitare… Provate la stessa ricetta con i fiori di acacia, completamente innocui e buonissimi!”.

“CANCELLA IL POST”

E ancora: “Vergognati a proporre ricette tossiche. Non sai di cosa parli ed è evidente, lo dimostra la tua intossicazione alimentare. Complimenti per la disinformazione, wisteria sinensis ha degli organi vegetativi tossici”. Qualcuno suggerisce all’influencer di rimediare al latte versato: “Tesoro, non sarà il caso di cancellare questo post? Bello è bello ma vista l’intossicazione che ti ha provocato sarebbe meglio evitare. Anche perché se dovessi spedire qualcuno al creatore, qualche magistrato potrebbe avere molto da ridire…”. Per qualcuno, invece, il problema è un altro (più legger), “il glicine è troppo bello per essere mangiato…”. Altri, poi, l’hanno buttata sulla battuta: “L’esempio pratico che fritto è buono tutto!”.

LA RICETTA E LA POSTILLA SUI SEMI

Fatto sta che questa vicenda ha suscitato dibattito e polemiche in rete. La ricetta è stata presentata come “una ricetta di una semplicità imbarazzante, ma che stupisce sempre tutti”. C’è da dire che il fatto che non tutto il glicine si potesse mangiare l’influencer l’aveva ricordato nel suo post, anche se in fondo: “NOTA BENE: solo i fiori di glicine si possono mangiare. Attenzione ai rami più grossi e ai semi, quelli NON sono commestibili“. Sul malessere accusato, Carlotta Perego ha spiegato che non aveva niente a che vedere con la ricetta del glicine.

L’INTOSSICAZIONE ALIMENTARE

In alcune storie Instagram successive al post con il video della ricetta, spiega la Dire (www.dire.it), l’influencer aveva scritto: “Amici stasera ho avuto un’intossicazione alimentare allucinante. Ho mangiato delle cose normalissime per cena, onestamente non so che dirvi perché ho iniziato subito a stare malissimo. È stata la sera più brutta della mia vita”. Tutti hanno pensato al famoso glicine. Ma lei è corsa ai ripari: “Ragazzi chiariamo una cosa, dato che qualcuno mi sta scrivendo questo. Il glicine l’ho mangiato 10 giorni fa (ho filmato il video diversi giorni prima di pubblicarlo). Come si può avere un’intossicazione per qualcosa mangiato 10 giorni prima? Non si può. È stato qualcosa che ho mangiato o bevuto ieri sera a cena, anche perché ho iniziato a stare male proprio MENTRE finivo di mangiare”.