Amadeus dalla Digos a Milano per il caso Blanco a Sanremo


Amadeus sentito dalla Digos a Milano per il caso Blanco al Festival di Sanremo. La questura ha interrogato il direttore artistico come “persona informata dei fatti”

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È stato interrogato come “persona informata dei fatti”. Amadeus è stato sentito dalla Digos di Milano – intervenuta su delega della procura di Imperia – per collaborare sul caso del danneggiamento dei fiori da parte di Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, al Festival di Sanremo 2023. Il direttore artistico si è recato in questura lunedì scorso.

L’IPOTESI DI REATO

L’ipotesi di reato per l’artista nato a Brescia è di danneggiamento aggravato. Secondo l’ex art. 635 del codice penale, la pena va dai sei mesi ai tre anni di reclusione.

I FATTI

Il cantautore, questa mattina ospite di Fiorello a Viva Rai2, la sera del 7 febbraio è stato travolto dai fischi di tutto il teatro Ariston. Si stava esibendo con il singolo “L’isola delle rose” quando un problema tecnico alle cuffie gli ha fatto perdere la testa. L’incidente ha fatto accorrere Amadeus in scena per placare le acque. Il polverone che ne è seguito ormai è storia, le scuse di Blanco alla città di Sanremo e ai telespettatori, però, non sono bastate.

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In occasione dell’uscita del suo ultimo disco, “Innamorato”, il 20enne si è confidato con Vanity Fair sull’accaduto: “Appena è partita L’isola delle rose ho sentito un rumore, così ho tolto la cuffia. Ho guardato per chiedere aiuto, poi me la sono rimessa. Poi ho detto: non sento la voce. Ovviamente mi sono incazzato, mi è partita la brocca. Era già previsto che spaccassi le rose nella mia esibizione, ma non così, poi la situazione è scivolata di mano”.