Costituzione e antifascismo: La Russa di nuovo nella bufera


Il presidente del Senato La Russa: “Nella Costituzione non c’è riferimento all’antifascismo”. È di nuovo polemica dopo le dichiarazioni sull’attentato di via Rasella

ignazio la russa

È di nuovo polemica su Ignazio La Russa. Dopo le dichiarazioni sull’attentato di via Rasella, il presidente del Senato è tornato a parlare in vista del 25 aprile, attirandosi nuovamente numerose critiche. “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo. Perché? Io credo semplicemente che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss – ha dichiarato il presidente del Senato a La Repubblica -. Il fatto che io abbia sposato la svolta di Fiuggi parla di me. Che devo fare? Poi Fini è andato oltre, ma io credo comunque che quando ha definito il fascismo male assoluto parlasse delle leggi razziali. Qualsiasi cosa si dica o si faccia viene strumentalizzata e finiamo costretti sempre a inseguire la polemica. Allora rinuncio pure a fare commenti, com’è accaduto in Israele. Faccio un esempio: se togliamo la fiamma dal simbolo di FdI, ci rinfacceranno il riferimento alla Nazione e poi ne troveranno altre. È una gara a cui non sento di partecipare”. “Condivido appieno i valori della Resistenza, vista come superamento di una dittatura. Il problema è che di quei valori si sono appropriati il Pci e poi la sinistra. Questo è un fatto storico. E a questo mi sono sempre opposto”, ha aggiunto.

LA RUSSA, IL 25 APRILE OMAGGIO A JAN PALACH MA ANCHE A VITTIME THERESIENSTADT

“Il mio 25 aprile? Metterò d’accordo tutti”. Ignazio La Russa il 25 aprile commemorerà sia le vittime dello stalinismo che quelle del nazismo. A Praga per la conferenza dei presidenti di Parlamento, La Russa alle ore 15 deporrà in Piazza San Venceslao una corona al Monumento di Jan Palach, il patriota cecoslovacco divenuto simbolo della resistenza anti-sovietica del suo Paese. Un’ora e mezza più tardi sarà al campo di concentramento di Theresienstadt, struttura di internamento e deportazione utilizzata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, tra il 24 novembre 1941 e il 9 maggio 1945. In mattinata, a Roma, il presidente del Senato sarà all’ Altare della Patria con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Alle 12 e 15 interverrà alla Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell’Unione europea, a Praga.

ZAN (PD): LA RUSSA SEMPRE PIÙ IMBARAZZANTE E INADEGUATO

“La Russa: “L’antifascismo non è in Costituzione”. La Costituzione: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Siamo al negazionismo. La Russa è sempre più imbarazzante e inadeguato”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega ai diritti.

SCALFAROTTO: LA RUSSA LEGGA BENE LA COSTITUZIONE

“Dice il Presidente del Senato che nella Costituzione l’antifascismo non c’è. È che non ha guardato bene”. Cosi Ivan Scalfarotto, senatore di Azione-Italia Viva in un tweet commentando l’intervista del presidente del Senato Ignazio La Russa su Repubblica.

FRATOIANNI: LA RUSSA DA STURMTRUPPEN, SI DIMETTA

“Oggi gli italiani sono stati costretti ad assistere ad un’altra puntata imbarazzante della
Sitcom ‘Il camerata Larussa’. Oggi scopriamo che nella Costituzione non c’è l’antifascismo”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Se non fosse la seconda carica dello Stato – prosegue il leader di SI – si potrebbe affermare che siamo di fronte alla reincarnazione del Galeazzo Musolesi delle Sturmtruppen. Ma appunto è il Presidente del Senato che con un ardimentoso sprezzo del ridicolo fa a pezzi la credibilità delle nostre istituzioni, dimostra ancora una volta la sua ignoranza storica e il suo disprezzo per le Istituzioni della nostra Repubblica. Continua ad annunciare che il 25 aprile farà una cosa che metterà d’accordo tutti? Immagino e spero – conclude Fratoianni – che annunci le sue dimissioni da un ruolo istituzionale che occupa in modo indegno”.