Fuori “SOS Lavoro. Elementi per un dibattito” di Pietro Pierantoni. Il testo, edito dalle Edizioni San Lorenzo, è disponibile nelle librerie fisiche e online
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Non rimarrà deluso chi prende sul serio il titolo di questo libro. Soprattutto perché oltre a proporre con forza la necessità di una nuova concezione del lavoro si cala, con grande ricchezza di informazioni e suggestioni, nelle sfide e nell’opportunità che abbiamo davanti. Perché, come afferma il Manifesto di Assisi promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento, affrontare con coraggio la crisi prodotta dalla pandemia e la crisi climatica non è solo necessario, ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. Per dirla con le parole di papa Francesco “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”. E proprio alla Laudato Sì il libro di Pietro Pierantoni fa giustamente riferimento per supportare le ragioni di un cambiamento. La Laudato Sì è infatti il tentativo più serio, sistematico e fertile di leggere il tempo che ci è dato di vivere.
E coglie molto bene il nesso tra crisi finanziaria, crisi sociale e ambientale affermando come le migliori qualità umane debbano essere messe in campo per eliminare la logica e la cultura dello scarto. Per far questo è necessario orientare l’economia al bene comune perché “la finanza soffoca l’economia reale” (Laudato Sì p. 109) e “la semplice proclamazione della libertà economica, quando però le condizioni reali impediscono che molti possano accedervi realmente, e quando si riduce l’accesso al lavoro, diventa un discorso contraddittorio che disonora la politica” (Laudato Sì p. 129). Anche Einaudi, che non era certo ostile al mercato, scriveva: “è un impassibile strumento economico il quale ignora la giustizia, la morale, la carità, tutti valori umani”.