Il caso della Madonna di Trevignano: parla lo psichiatra


Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana, analizza il fenomeno della Madonna di Trevignano che piangerebbe sangue

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“Ci sono persone che hanno bisogno di segni tangibili della provvidenza divina sulla terra. Il fatto che la Madonna possa piangere, per chi ha una religiosità popolare, è come rendere più vicino il soprannaturale che dà prova di esistere. È una religiosità molto semplice”. Lo dice Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana, intervenuta nella trasmissione “Prisma” condotta da Andrea Mollas e Cinzia Santangeli in onda su Cusano Italia Tv.

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Come spieghiamo questi fenomeni? “Ci sono due versanti- precisa- chi dichiara di poter entrare in contatto diretto con la Madonna, e su questo c’è un’indagine in corso, e poi ci sono i credenti. Queste non sono altro che persone che si rifanno alla religiosità popolare, che si basa su cose, fatti, e la cui spiritualità si basa appunto su cose concrete. Il rischio è quello di poter essere preda di sette. Sono due versanti diversi”.

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VEGGENTI E SANTONI, CHI SONO

La psichiatra precisa: “Spesso i pazienti psichiatrici ricorrono a santoni, o madri, e se ne fanno portatori essendo mediatori con la divinità. Ci sono alcune persone che lo fanno in malafede, sanno che non è vero ma lo fanno per un loro pubblico, per narcisismo e questo li gratifica. A volte fanno richieste di denaro, a volte no. Ma sanno che lo hanno fatto volontariamente. Dei risvolti legali se ne occupa la magistratura, ma se non fanno nulla di male bisogna solo proteggere le persone fragili”. “Poi ci sono anche persone che hanno disturbi deliranti e che ci credono– sottolinea la psichiatra- ad esempio sentono una voce e credono che sia una voce divina. Questi sono disturbi deliranti. Non sono gravi – chi ha un problema grave non ci riuscirebbe – ma sono disturbi psicologici. Poi- continua Lucattini- c’è chi ha una religiosità patologica, e questa è una via di mezzo: credono alla religiosità influenzata dalla magia che sfrutta l’emotività. La psichiatria non può esprimersi rispetto alla religiosità, bensì rispetto a un disturbo”. Occorre, secondo la psichiatra, “riuscire a mantenere il fenomeno in cui ci sia una questione negativa. Ovvero che ci si ponga come figure carismatiche che decidano sulla vita degli altri. In questo senso anche se non ci sono reati, tipo il plagio non esiste, però ci sono persone che possono influenzare pesantemente la vita dei credenti. Chi ha un pensiero magico, nel momento in cui la persona investita della magia crolla, allora anche la persona può crollare“.

Nel momento in cui la persona “viene incriminata diventa demoniaca, dall’esaltazione si passa all’odio e a un vero e proprio linciaggio. Le stesse persone che le hanno esaltate, le possono identificare come figure cause del loro male. Se ci sono persone che sono state truffate- sottolinea- credo che si sia andati un po’ troppo oltre, le persone fragili vanno tutelate”. Questa vicenda come viene presa dai giovani? “I ragazzi sono abbastanza lontani dalla religione, l’80% crede che esista Dio ma non c’è un’idea religiosa. C’è una spiritualità che non è orientata verso tradizioni consolidate. Dagli ufo all’intelligenza artificiale: un’idea religiosa vaga può riguardare qualsiasi cosa”, conclude Lucattini.