Fibromialgia: dall’Italia un nuovo studio per ridurre il dolore


Dai ricercatori del Policlinico di Milano arriva un nuovo studio per ridurre il dolore nelle persone con fibromialgia

Fibromialgia: studio genomico evidenzia una componente autoimmune. La ricerca italiana getta luce sull’origine della malattia, stabilendo la possibilità di nuovi approcci terapeutici

Disturbi muscolari, soprattutto in specifici punti la cui pressione provoca intenso dolore, associati ad alterazioni del sonno, colon irritabile, bruciore intimo, difficoltà a concentrarsi e stanchezza continua che non passa: si tratta della sindrome fibromialgica, una malattia cronica per cui non si conoscono ancora le cause e che può interferire con le normali attività quotidiane.

Le terapie per alleviare il dolore sono diverse e vengono personalizzate per ciascun paziente. Recenti studi hanno dimostrato che tecniche non invasive e non farmacologiche come la neuromodulazione, spinale (tsDCS) e cerebrale (tDCS) possono essere utili a ridurre notevolmente il dolore cronico causato da questa patologia.

Su queste basi, il team dei ricercatori della nostra Neurofisiopatologia ha avviato uno studio con l’obiettivo di verificare gli effetti di questa tecnica all’interno di un progetto riabilitativo personalizzato, con esercizi ad hoc per ogni paziente svolti direttamente al domicilio. L’uso di sensori consentirà il monitoraggio dei movimenti in tempo reale su un tablet guidando il paziente nell’esecuzione degli esercizi. Grazie a questo dispositivo, infatti, lo specialista può impostare i movimenti da svolgere in base alle esigenze di ogni singolo paziente.

FONTE: POLICLINICO MILANO