Fibrodisplasia ossificante progressiva: dubbi del Chmp su palovarotene


Il Chmp ha deciso di non raccomandare l’autorizzazione all’immissione in commercio di palovarotene per la terapia della fibrodisplasia ossificante progressiva

Fibrodisplasia ossificante progressiva: Ipsen e Blueprint Medicines annunciano l’accordo di licenza esclusiva mondiale per lo sviluppo e la commercializzazione di BLU-782

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) di EMA ha deciso di non raccomandare l’autorizzazione all’immissione in commercio di palovarotene per la terapia della fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP), una malattia ultra rara dell’osso.

Ipsen ha fatto sapere che chiederà un riesame del parere del CHMP sulla base dei dati scientifici disponibili nell’attuale programma di studi clinici sul farmaco.

Il parere degli esperti di EMA si basa sulla revisione dei dati del trial MOVE, il primo e più ampio studio di efficacia e sicurezza di Fase III condotto sulla FOP. Gli obiettivi primari di MOVE erano la valutazione dell’efficacia di palovarotene nel ridurre il volume dell’ossificazione eterotopica (HO), valutato mediante tomografia computerizzata, rispetto ai pazienti non trattati oltre lo standard di cura dello studio globale sulla storia naturale della FOP, e la valutazione della sicurezza del farmaco in pazienti adulti e pediatrici con la malattia.

“Siamo delusi da questo risultato e chiederemo un riesame del parere del CHMP”, ha dichiarato Howard Mayer, Vicepresidente esecutivo e Responsabile Ricerca e Sviluppo di Ipsen. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con l’EMA per risolvere le questioni ancora aperte che hanno portato alla decisione odierna, con l’obiettivo di rendere questo farmaco sperimentale disponibile per i pazienti che vivono con questa malattia debilitante, dove non esistono altre opzioni terapeutiche”. Ipsen continua a impegnarsi per offrire nuove opzioni terapeutiche alla comunità FOP, che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del palovarotene attraverso il suo coinvolgimento negli studi clinici. Siamo enormemente grati per il loro continuo sostegno”.

“C’è un bisogno significativo di un trattamento sviluppato specificamente per aiutare a gestire la progressione di questa malattia. I dati di MOVE ci hanno aiutato a comprendere il potenziale dei trattamenti che riducono la progressione dell’HO per la gestione della FOP”, ha dichiarato la dottoressa Genevieve Baujat, genetista clinico presso l’ospedale Necker-Enfants Malades di Parigi. “Attualmente, le uniche opzioni terapeutiche a nostra disposizione riguardano il trattamento dei sintomi. La comunità FOP attende da tempo innovazioni per il trattamento di questa malattia invalidante”.

Alla fine dello scorso anno anche l’Fda aveva rifiutato di approvare la domanda di commercializzazione di palovarotene e aveva chiesto all’azienda ulteriori dati sull’efficacia e la sicurezza del farmaco.

Palovarotene
Palovarotene è un medicinale sperimentale che appartiene a un gruppo di composti chiamati retinoidi. Nello specifico, viene classificato come agonista selettivo del recettore gamma dell’acido retinoico (retinoic acid receptor gamma, RARγ). Palovarotene è disponibile in una formulazione orale da assumere una volta al giorno.

Ricerche condotte su un modello murino di osteocondromi multipli avevano mostrato che palovarotene inibisce significativamente la formazione di nuovi osteocondromi riducendo la trasmissione di segnali nel pathway della proteina morfogenetica ossea (bone morphogenetic protein, BMP) in cellule precursori dell’osso.

La fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP)

La FOP è una malattia genetica rara gravemente debilitante, caratterizzata da ossificazione eterotopica progressiva o trasformazione anomala del muscolo, dei legamenti e dei tendini in osso. L’ossificazione eterotopica può essere spontanea o associata a episodi dolorosi di riacutizzazione della malattia normalmente sollecitati da un danno dei tessuti molli.

Con il progredire della malattia, l’ossificazione eterotopica blocca gradualmente le articolazioni, causando disabilità grave e perdita della mobilità, compromissione della funzione respiratoria e aumento del rischio di morte precoce. La FOP è causata da una mutazione nel gene per ALK2, noto come ACVR1, che determina un’attivazione inappropriata del segnale di morfogenesi dell’osso.