Nuovo progetto prova a ridurre la mortalità infantile da febbre


Per ridurre la mortalità infantile da febbre un progetto, finanziato dall’Unione Europa, vedrà un consorzio impegnato a sviluppare e sperimentare un apposito test predittivo

mortalità infantile

EChiLiBRiST (Enhancing Children’s Lives with Biomarkers for Risk Stratification and Triage) è il consorzio internazionale di cui fa parte l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e che ha il compito di sviluppare un test predittivo sull’evoluzione degli stati febbrili nei bambini. La febbre è infatti uno dei segnali più importanti delle malattie infettive che, se non trattate, possono portare anche alla morte. Il progetto, della durata di 5 anni, è finanziato dall’Unione Europea.

La febbre è un indicatore fondamentale delle malattie infettive. Ogni anno nel mondo si registrano oltre un miliardo di episodi febbrili. Nell’Africa subsahariana un bambino di età inferiore ai 5 anni sperimenta in media fino a 6 episodi di febbre all’anno. Sebbene la maggior parte degli episodi siano lievi, alcuni possono evolvere in malattie potenzialmente letali. Nell’Africa subsahariana, il 50% dei decessi per febbre tra i bambini si verifica a livello di comunità, senza accesso all’assistenza sanitaria.

EChiLiBRiST (Enhancing Children’s Lives with Biomarkers for Risk Stratification and Triage) è un consorzio formato da 13 istituzioni tra Europa, Regno Unito, Africa e Canada. Scopo del consorzio è quello di sviluppare e validare clinicamente un test predittivo per migliorare la stratificazione del rischio delle sindromi febbrili e migliorare la sopravvivenza dei bambini. Il progetto quinquennale è finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea.

Lavoro sarà diviso in due fasi. La prima riguarderà la progettazione e la validazione del dispositivo. La seconda riguarderà invece gli studi clinici in 3 Paesi africani che serviranno per valutare l’impatto dell’introduzione del dispositivo ai fini della stratificazione del rischio, per migliorare i risultati, per guidare la gestione e ottimizzare i costi.

«La febbre è un eccellente sistema di allarme per i medici, ma spesso è difficile riconoscere le febbri causate da infezioni pericolose per la vita da quelle causate da condizioni benigne e autolimitanti. Con il progetto EChiLiBRiST, miriamo a misurare i biomarcatori di gravità al letto del paziente, con la speranza di trasformare la gestione della febbre a livello globale. Con un focus più mirato sui pazienti che richiedono davvero interventi prioritari, possiamo ridurre mortalità, disabilità e i costi dell’assistenza sanitaria», spiega Quique Bassat, principal investigator del progetto.

Oltre al rigore clinico e tecnologico dello studio, ci sono altri aspetti degni di nota, compreso l’approccio interdisciplinare finalizzato a garantire che il nuovo strumento sia compatibile per l’uso in contesti a basso reddito. Inoltre, il progetto prevede anche la formazione di 3 laureati africani dei Paesi partecipanti (Mozambico, Etiopia e Gabon) con background disciplinari diversi.