Psoriasi: risultati positivi per inibitore allosterico sperimentale


Psoriasi: NDI-034858, un inibitore allosterico sperimentale della tirosin chinasi 2, ha dimostrato di ridurre significativamente la gravità della malattia

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Nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, NDI-034858, un inibitore allosterico sperimentale della tirosin chinasi 2, ha dimostrato di ridurre significativamente la gravità della malattia rispetto al placebo dopo 12 settimane, secondo i risultati di uno studio di fase IIb comunicati dalla compagnia Nimbus Therapeutics, che sta sviluppando il prodotto.

NDI-034858 è un inibitore allosterico della tirosin chinasi 2 (TYK2) in sviluppo per il trattamento di molteplici malattie autoimmuni. Negli studi preclinici ha dimostrato un’eccezionale selettività funzionale e ampi margini terapeutici. Nei trial di fase I ha mostrato un buon profilo di tollerabilità, una tendenza dose-dipendente nell’attività clinica esplorativa e un profilo farmacocinetico che consente la somministrazione orale una volta al giorno.

Oltre che nella psoriasi, Nimbus sta valutando NDI-034858 in uno studio di fase IIb in corso sull’artrite psoriasica attiva e intende avviare studi di fase III sulla psoriasi, come anche altri trial in ulteriori indicazioni autoimmuni tra cui la malattia infiammatoria intestinale e il lupus.

Uno studio sulla psoriasi moderata-grave
Lo studio di fase III, randomizzato, multicentrico, in doppio cieco e controllato con placebo, è stato progettato per valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di quattro dosaggi di NDI-034858 assunti per via orale una volta al giorno in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. L’endpoint primario era la percentuale di pazienti che raggiungevano il PASI-75, ovvero un miglioramento del 75% delle lesioni cutanee misurato tramite lo Psoriasis Area and Severity Index (PASI 75) a 12 settimane.

Nei risultati su 259 partecipanti di età compresa tra 18 e 70 anni, NDI-034858 ha raggiunto l’endpoint primario di efficacia, con una percentuale statisticamente superiore di soggetti che ha raggiunto la risposta PASI 75 rispetto al placebo in 12 settimane. Ulteriori endpoint sono stati raggiunti con successo e la sicurezza del nuovo farmaco è stata coerente con quella di altri inibitori TYK2 allosterici.

«I dati promettenti dello studio forniscono ulteriori evidenze del fatto che la classe degli inibitori allosterici della TYK2 può rappresentare una terapia efficace e sicura per i pazienti affetti da psoriasi» ha dichiarato April Armstrong, ricercatore clinico nel trial e professore di dermatologia presso la University of Southern California. «Attendo di vedere come l’ottimo profilo clinico di NDI-034858 continuerà a essere di beneficio per i pazienti con psoriasi e per la più ampia comunità di persone con malattie autoimmuni».

Meno eventi avversi rispetto ai JAK inibitori?
La società prevede di presentare i risultati dello studio in un prossimo convegno medico, tuttavia non ha fornito i dettagli del profilo di sicurezza, una questione chiave nello sviluppo di inibitori della TYK2 rispetto agli inibitori JAK esistenti. Gli inibitori JAK sono infatti efficaci nel trattamento dell’infiammazione associata alle malattie autoimmuni, ma tra gli eventi avversi sono stati riportati dislipidemia e infezioni, tra cui la riattivazione dell’herpes zoster, tumori maligni, anemia, leucopenia e problemi cardiovascolari. L’inibizione selettiva della TYK2 dovrebbe ridurre questi potenziale effetti collaterali.

Gli inibitori JAK sul mercato, come tofacitinib di Pfizer, baricitinib di Eli Lilly e upadacitinib di AbbVie sono stati approvati con un “black-box warning” sull’aumento del rischio di coaguli di sangue e decesso. Lo scorso settembre la Fda ha approvato deucravacitinib di Bristol Myers Squibb, il primo inibitore TYK2 della classe, per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave, ma senza le stringenti avvertenze dei JAK inibitori.

Referenze

Nimbus Therapeitics press release.