Industria ceramica: con LIFE RAPID DRY meno inquinamento


life rapid dry

L’industria ceramica dell’Unione Europea è leader mondiale nella produzione di manufatti di alta qualità quali piastrelle, sanitari e stoviglieria, nel settore trovano impiego più di 300 mila persone e il valore della produzione ammonta a circa 27 miliardi di euro. Tuttavia, si tratta di un’industria ad alta intensità energetica (Energy-intensive industries, EII), dal momento che richiede un alto livello di consumo termico ed elettrico durante tutto il ciclo produttivo. Inoltre, è ritenuta essere un’industria esposta a un elevato rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (fenomeno spesso indicato con il termine inglese “carbon leakage”). Tra le diverse fasi della produzione di beni in ceramica il ciclo di essiccazione è responsabile di una parte significativa  (circa il 23% del totale) di consumo di energia termica.

Il progetto LIFE RAPID DRY, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020, mira alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di diversi agenti inquinanti, attraverso l’ottimizzazione del processo di essiccamento.

Tale obiettivo è stato raggiunto attraverso la realizzazione di un nuovo tipo di essiccatoio e di nuovi impasti ceramici.

Il progetto, proposto e realizzato da SE.TE.C. Srl di Civita Castellana in collaborazione con Life Cycle Engineering Srl di Torino, è stato avviato nel giugno 2020 ed è in fase di conclusione.