Anche Berlusconi sta con Nordio: “Giustizia da riformare subito”


Berlusconi prende le difese del Guardasigilli Nordio dopo le polemiche sul ruolo dei magistrati e sull’uso delle intercettazioni: “La giustizia italiana va riformata con urgenza”

Berlusconi punta al Quirinale e intanto manda un messaggio alla maggioranza di govenro: “Non sosterremo un altro esecutivo senza Draghi premier”

Dopo la presa di posizione della premier Meloni in difesa del ministro della Giustizia Carlo Nordio, finito nel mirino delle opposizioni dopo le sue parole sui magistrati e le intercettazioni, anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si schiera dalla parte del Guardasigilli. “Dopo molto tempo, l’Italia ha un ministro della Giustizia di cultura liberale e garantista, una cultura profondamente affine alla nostra – scrive il leader forzista su Facebook – Questa è una buona notizia per il Paese, per il Governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche. Noi di Forza Italia sosterremo l’azione del ministro Nordio con assoluta convinzione“.

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Berlusconi prosegue: “La giustizia italiana ha bisogno urgente di essere riformata, e il nostro ministro ha dimostrato di voler lavorare seriamente per questo obiettivo. Una riforma che renda più efficiente il sistema, assolutamente più rapidi i tempi dei processi, come ci chiede anche l’Europa, ma anche una riforma che allarghi e consolidi le garanzie per tutti i cittadini. Il nostro obiettivo non è certo un conflitto fra politica e magistratura – assicura il leader di Fi -. Le nostre riforme non sono contro i magistrati, sono per i cittadini”.

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L’ex premier cambia poi tono e passa all’attacco: “Certo, incontrano l’ostilità di alcuni settori politicizzati della magistratura. Alcuni di questi magistrati sono passati direttamente dai loro uffici giudiziari alle aule del Parlamento, nelle file dei Cinque Stelle. Questo dimostra quanto poco quei magistrati potessero essere imparziali. Altri loro colleghi e amici – dice ancora Berlusconi – sono rimasti nelle correnti di sinistra dell’ordine giudiziario. Ma noi sappiamo che la gran parte della magistratura è sana, è corretta, svolge il suo compito con imparzialità e con profondo senso dello Stato. Noi vogliamo valorizzare la professionalità dei magistrati seri, quelli che fanno le inchieste senza calpestare la dignità e la libertà dei cittadini, quelli che giudicano senza essere condizionati da preclusioni ideologiche o da calcoli di carriera“.

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Per il leader di Forza Italia “la polemica sull’uso delle intercettazioni, dei sistemi più invasivi, come i virus informatici, è il più tipico esempio della differenza fra la nostra visione liberale della giustizia e quella dei giustizialisti illiberali. Noi sappiamo benissimo che in alcuni casi le intercettazioni sono uno strumento di indagine necessario. Nessuno ha mai pensato di impedirne o di limitarne l’utilizzo per le indagini di mafia o di terrorismo. Quella che invece ci ripugna, quella che combatteremo sempre con tutte le nostre forze, è l’idea che tutti gli italiani possano essere trattati come sospetti mafiosi o sospetti terroristi. È l’idea che la libertà, la privacy, l’intimità di ciascuno di noi, delle nostre case, delle nostre conversazioni, possa essere violata con la massima facilità. Che la tecnologia, con la scusa di prevenire i reati, possa controllare e soffocare la nostra libertà. È quello che già avviene in Cina, dove un sistema capillare e sofisticato di controlli, basato sul riconoscimento facciale e quello vocale, serve per reprimere il dissenso delle minoranze religiose. Noi non vogliamo questo modello di società“, sottolinea Berlusconi.

“Lo ripeto – conclude il leader forzista – non possiamo trattare tutti i cittadini come se fossero sospetti mafiosi o sospetti terroristi. Anche per questo sosterremo con convinzione le proposte sulla giustizia annunciate dal ministro Nordio, che trovano un significativo consenso anche oltre il perimetro della maggioranza. Lo stato di diritto e la libertà dei cittadini sono grandi temi sui quali non ci si dovrebbe dividere. Sui quali maggioranza e opposizione, politica e magistratura dovrebbero lavorare insieme. Noi siamo pronti a farlo”.