Tumore alla prostata: il Veneto aggiorna il PDTA


Presentati i risultati dell’attività svolta nel 2022 da un gruppo di lavoro multidisciplinare sull’aggiornamento del PDTA sul tumore della prostata cui la Regione Veneto è dotata

L’ecografia multiparametrica potrebbe essere utilizzata in alternativa alla risonanza magnetica come primo test in pazienti a rischio 

Presentare i risultati dell’attività svolta nel 2022 da un gruppo di lavoro multidisciplinare sull’aggiornamento del PDTA sul tumore della prostata cui la Regione Veneto è dotata dal 2017. Questo l’obiettivo del Convegno ‘Tumore della prostata: presentazione PDTA 2022 della Regione del Veneto’, organizzato da OVER Group e che ha visto confrontarsi i massimi esperti del comparto sanitario italiano sulla patologia del tumore della prostata.

“Il tumore alla prostata rappresenta la prima neoplasia nel sesso maschile, e anche in Veneto vi sono oggi circa 40 mila soggetti affetti. Questa patologia può essere diagnosticata grazie all’impiego di indagini sofisticate come la risonanza magnetica multiparametrica o la PET. La cura utilizza armi farmacologiche, chirurgiche e radioterapiche sempre più evolute e spesso usate in combinazione. Per far ciò diversi specialisti si dedicano a questa patologia: urologi, oncologi, radioterapisti, radiologi, medici nucleari, anatomo-patologi, fisiatri, genetisti, psicologi e nutrizionisti e altri ancora; infatti, lavorano in team ponendo il paziente al centro. Chiaramente, a ciò corrisponde un grande impegno delle risorse del sistema sanitario. È per questo che serve il PDTA, percorso diagnostico terapeutico assistenziale, per razionalizzare l’iter seguito dai pazienti con una data patologia. Questo PDTA ha coinvolto 30 professionisti che, attraverso diverse riunioni, hanno ridefinito quale debba essere il percorso ottimale del paziente con tumore prostatico. Oggi verrà presentato il lavoro svolto negli ultimi mesi e si raccoglieranno le opinioni dei tanti sanitari che parteciperanno alla discussione in aula. Poi la versione finale del testo sarà depositata in Regione per essere resa a tutti disponibile: siamo certi che questo PDTA migliorerà la qualità delle cure del tumore prostatico in Veneto”, ha spiegato Alessandro Antonelli, Professore Ordinario di Urologia ‘Università degli Studi di Verona e Presidente Unità Urologia Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona.

“La nuova versione del PDTA, che segue quella di oltre 7 anni fa, ha determinato una notevole innovazione in tutti gli ambiti di cura, grazie alle novità terapeutiche degli ultimi anni. Sono stati coinvolti specialisti di vari settori, che rappresentano tutte le realtà della Regione Veneto, permettendo di realizzare un PDTA innovativo e condiviso tra gli specialisti del Veneto che si occupano del trattamento dei tumori della prostata. Con la presentazione di oggi ci auguriamo di estendere ulteriormente questa condivisione finalizzata a definire un PDTA per il malato di tumore che sia omogeneo in tutta la Regione Veneto”, ha dichiarato Vittorina Zagonel, Direttore Unità Operativa Oncologia ! e Direttore Dipartimento Oncologia Istituto Oncologico Veneto IRCCS Padova