Dermatite atopica nei bimbi: ciclosporina e metotrexato a confronto


I bimbi con dermatite atopica grave hanno avuto una risposta al trattamento più rapida con la ciclosporina, ma un controllo della malattia più sostenuto con il metotrexato

Dermatite atopica: miglioramento della malattia con minimi effetti collaterali dopo la terapia topica mirata contro lo Staphylococcus aureus

I bambini e i giovani affetti da dermatite atopica grave hanno avuto una risposta al trattamento più rapida con la ciclosporina, ma un controllo della malattia più sostenuto con il metotrexato nello studio TREAT, hanno riferito i ricercatori al congresso della International Society of Atopic Dermatitis (ISAD) 2022.

I risultati sono importanti, dal momento che molte autorità regolatorie richiedono che i pazienti vengano trattati in prima battuta con queste terapie sistemiche convenzionali prima di passare a nuove terapie, ha spiegato il ricercatore principale Carsten Flohr, responsabile della ricerca e sviluppo presso il St John’s Institute of Dermatology, Guy’s e St Thomas’ NHS Foundation Trust London, in UK.

«Non disponiamo di molti dati sugli studi pediatrici e molto spesso li possiamo ricavare in parte dagli studi sugli adulti, mentre mancano i trial randomizzati e controllati adeguatamente potenziati con farmaci sistemici convenzionali in pazienti pediatrici, quindi non abbiamo un gold standard» ha affermato Flohr, che è anche presidente di dermatologia e scienze della salute della popolazione al King’s College di Londra.

Confronto tra due terapie sistemiche di prima linea
Nello studio TREAT, 103 pazienti con dermatite atopica (età media 10 anni) che non avevano risposto al trattamento topico, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere ciclosporina orale (4 mg/kg al giorno) o metotrexato orale (0,4 mg/kg a settimana) per 36 settimane. Sono poi stati seguiti per ulteriori 24 settimane senza terapia per la valutazione degli endpoint co-primari di variazione del punteggio objective Scoring Atopic Dermatitis (o-SCORAD) a 12 settimane, così come del tempo alla prima riacutizzazione significativa dopo l’interruzione del trattamento, definito come ritorno al punteggio o-SCORAD basale oppure la ripresa di un trattamento sistemico.

Gli endpoint secondari includevano la gravità della malattia e le misure della qualità della vita, nonché la sicurezza. Al basale, l’o-SCORAD medio era 46,81, con punteggi medi di Eczema Area and Severity Index (EASI) e Patient Oriented Eczema Measure (POEM) rispettivamente di 28,05 e 20,62. Il punteggio medio dell’indice di qualità della vita in dermatologia pediatrica (CDLQI) era 14,96.

Ciclosporina più rapida, ma metotrexato più persistente
Osservando la variazione della gravità dell’eczema misurata con o-SCORAD a 12 settimane, la ciclosporina è risultata superiore al metotrexato, con una differenza media nella variazione del punteggio di -5,69 (P=0,01). Riguardo all’endpoint co-primario del tempo alla prima riacutizzazione significativa durante le 24 settimane dopo la sospensione del trattamento, è emersa una tendenza verso una maggiore attività di riacutizzazione nel gruppo ciclosporina, anche se con un rapporto di rischio di 1,55 non statisticamente significativo.

In merito ai punteggi EASI medi dal basale, durante il periodo di studio di 60 settimane sono inizialmente diminuiti più rapidamente nei pazienti trattati con ciclosporina rispetto a metotrexato, con differenza significativa tra i gruppi a 12 settimane (-3,13, P=0,0145).

Tuttavia, trascorso quel periodo, mentre il punteggio EASI nel gruppo metotrexato continuava a diminuire, con la ciclosporina si è livellato, così che dopo 20 settimane i punteggi EASI con metotrexato erano migliori, e sono rimasti tali fino alla fine del trattamento e oltre, fino a 60 settimane (differenza media -6,36, P<0,001).

«La parte più interessante è che per il metotrexato la curva puntava verso il basso fino ai 9 mesi, suggerendo che questi pazienti non avevano ancora raggiunto il loro pieno potenziale terapeutico, mentre con la ciclosporina si stabilizzava senza ulteriori miglioramenti di rilievo» ha osservato Flohr. «Quindi nei soggetti sottoposti a ciclosporina l’attività della malattia riprende a crescere non appena interrotto il trattamento».

Lo stesso schema è stato osservato con tutte le altre misure di esito, inclusi i punteggi o-SCORAD e POEM.

La qualità della vita è migliorata significativamente di circa 8 punti in entrambi i gruppi, senza differenze significative, e questo miglioramento è stato mantenuto durante le 24 settimane successive all’interruzione della terapia. Tuttavia, durante questa fase, i pazienti nel gruppo metotrexato hanno avuto meno riacutizzazioni segnalate dai genitori rispetto a quelli trattati con ciclosporina (media 6,19 vs 5,40 riacutizzazioni, P=0,0251), anche se non sono state rilevate differenze tra i gruppi nel tempo alla prima riacutizzazione.

La sicurezza del trattamento è stata definita complessivamente rassicurante, con un numero lievemente superiore di eventi avversi non gravi nel braccio metotrexato (407 vs 369), principalmente nausea (43,1% vs 17,6%).

«Lo abbiamo riscontrato nella pratica clinica, ma vedere questo risultato in una sperimentazione ci dà più fiducia nel discutere con i genitori» ha commentato la moderatrice della sessione Melinda Gooderham, assistente professore alla Queens University, Kingston, Canada, e direttrice medica al SKiN Center for Dermatology a Peterborough.

«Tra i due trattamenti prediligo il metotrexato per via del suo effetto più duraturo» ha aggiunto. «Ma ci sono momenti in cui potrebbe essere necessario un controllo più rapido e in questo caso sceglierei la ciclosporina. Nel complesso direi metotrexato per il 90% e ciclosporina per il 10%».

Referenze

International Society of Atopic Dermatitis (ISAD) 2022: Abstract OL.27. Presented October 19, 2022.