Guerra in Ucraina: Zelensky assicura la vittoria entro quest’anno


Guerra in Ucraina, Zelensky: “Vinceremo entro quest’anno”. Il consigliere del presidente ucraino Podolyak: “Trattare? È la Russia che ha attaccato”

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Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, nel suo primo scambio telefonico col primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, ha affrontato il tema della “cooperazione sulla difesa. Siamo d’accordo – ha dichiarato il capo dello Stato – di intensificare i nostri sforzi per raggiungere la vittoria già entro quest’anno. Abbiamo già assunto decisioni sostanziali”.

Se da un lato Londra sembra decisa ad assumere impegni immediati col governo di Kiev, secondo il ‘Guardian’ il Regno Unito avrebbe rimandato al 2024 l’assunzione della leadership della Very High Joint Readiness Task Force (Vjtf) in quanto al momento “non sarebbe ancora pronta”. Si tratta della task force creata dalla Nato nel 2014, all’indomani dell’annessione unilaterale della penisola di Crimea da parte della Russia, ma è stata attivata solo dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Il comando della missione potrebbe dunque restare alla Germania, sebbene come da regolamento interno è prossimo alla scadenza. Ciò è quanto trapela dalla stampa tedesca che cita fonti interne all’esercito. Nessuna conferma ufficiale è però giunta da Berlino, che nella Vjtf vede impiegati 2.700 uomini.

IL CONSIGLIERE DI ZELENSKY: “TRATTARE? È LA RUSSIA CHE HA ATTACCATO”

“La cosa fondamentale da tenere a mente, soprattutto quando si vuole ‘parlare di guerra o di trattative’, è che è la Federazione russa ad essere venuta in un Paese straniero per ucciderne i cittadini. È la Federazione Russa che sta bombardando massicciamente l’Ucraina. È la Federazione Russa che sta cercando di impadronirsi di parte di un territorio straniero. È la Federazione Russa l’unica responsabile di una guerra non provocata in Europa”. Così in un tweet Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, ha ribadito la posizione di Kiev rispetto a un’ipotesi di colloqui di pace per porre fine al conflitto, che il prossimo 24 febbraio segna un anno.

Le dichiarazioni avvengono all’indomani dell’annuncio di un summit il 3 febbraio tra il presidente Volodymyr Zelensky a Bruxelles, per discutere il nuovo pacchetto di aiuti dell’Unione europea all’Ucraina. Ancora ieri, in un colloquio telefonico in occasione degli auguri per il nuovo anno, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha annunciato che l’Ue inizierà ad erogare il pacchetto da 18 miliardi di euro “nei prossimi mesi“.

Per quanto riguarda l’andamento del conflitto, da Kiev fanno sapere che un’altra “camera per le torture” impiegata dall’esercito russo sarebbe stata scoperta quest’oggi nel villaggio di Oleksandrivka, nella regione di Mykolaiv, da poco liberata dalle forze ucraine. Questa si aggiunge alle 25 già denunciate a Kharkiv ieri dal capo della polizia regionale, Volodìmir Tymoshko, una scoperta fatta subito dopo la liberazione di quest’area che per mesi è stata occupata dai russi.

Secondo le autorità ucraine, in questi luoghi i soldati russi avrebbero tenuto in prigionia i civili e impiegato mezzi “disumani” per ottenere informazioni o costringerli a “collaborare”, arrivando anche ad ucciderli a “bastonate” o stringendo “sacchetti di plastica” intorno alla testa. Dall’inizio del conflitto solo a Kharkiv hanno perso la vita 1.699 civili, inclusi 74 bambini, mentre altri 2.596 sono rimasti feriti.

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Sempre da Kiev oggi riferiscono che da settembre la contraerea ha abbattuto 500 droni lanciati dalle forze russe. Di questi, 84 sono stati neutralizzati nei primi due giorni del 2023. In un attacco condotto dalle forze ucraine, oltre sessanta soldati russi hanno perso la vita a Makiivka, città della regione di Donetsk di cui Mosca rivendica l’annessione. La strage di 63 militari è stata confermata anche dal ministero della Difesa russo che generalmente non fornisce dati sulle perdite subite.