Tasse, futuro, giovani: ecco il discorso di Mattarella


Il presidente della Repubblica Mattarella parla dal Quirinale per il tradizionale messaggio di fine anno. Parole chiave: “Responsabilità, futuro, giovani. Pagare le tasse è un dovere”

sergio mattarella enrico mattei

“La nostra capacità di reagire alla crisi generata dalla pandemia è dimostrata dall’importante crescita economica che si è avuta nel 2021 e nel 2022. Le nostre imprese, a ogni livello, sono state in grado, appena possibile, di ripartire con slancio: hanno avuto la forza di reagire e, spesso, di rinnovarsi. Le esportazioni dei nostri prodotti hanno tenuto e sono anzi aumentate. L’Italia è tornata in brevissimo tempo a essere meta di migliaia di persone da ogni parte del mondo. La bellezza dei nostri luoghi e della nostra natura ha ripreso a esercitare una formidabile capacità attrattiva. Dunque ci sono ragioni concrete che nutrono la nostra speranza ma è necessario uno sguardo d’orizzonte, una visione del futuro“. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno per gli auguri agli italiani, il primo del secondo mandato al Quirinale.

DISCORSO DI 17 MINUTI, MESSAGGIO DI FIDUCIA AI CITTADINI

Un discorso di quasi 17 minuti, spiega la Dire (www.dire.it), con il quale il presidente della Repubblica ha parlato direttamente ai cittadini italiani. Le parole del capo dello Stato, per i tradizionali auguri di fine anno, sono state centrate su un messaggio di “fiducia”, uno sprone “a guardare al futuro”, nonostante le difficoltà sociali ed economiche causate dagli ultimi tre anni di pandemia e dalla guerra in Ucraina. Location inedita quest’anno nell’ala neoclassica della Palazzina del Quirinale dove Mattarella ha parlato dalla ‘Sala della musica’, in piedi come nei due anni precedenti. I temi trattati sono stati la guerra in Ucraina, il lavoro, l’attenzione alle giovani generazioni, le opportunità e le sfide date dalle nuove tecnologie e dalla transizione digitale. Parole chiave: solidarietà, visione, futuro, giovani, responsabilità, spirito di comunità. Alle spalle del presidente una finestra sulla splendida cornice notturna della città di Roma, un albero di Natale con luci e addobbi color oro e le bandiere dell’Italia, dell’Unione europea e del Quirinale. Al suo fianco una tradizionale rossa stella di Natale.

“2022 ANNO COMPLESSO, DENSO DI EVENTI PER L’ITALIA”

“Un anno addietro – ha detto il presidente – rivolgendomi a voi in questa occasione, definivo i sette anni precedenti come impegnativi e complessi. Lo è stato anche l’anno trascorso, così denso di eventi politici e istituzionali di rilievo. L’elezione del Presidente della Repubblica, con la scelta del Parlamento e dei delegati delle Regioni che, in modo per me inatteso, mi impegna per un secondo mandato. Lo scioglimento anticipato delle Camere e le elezioni politiche, tenutesi, per la prima volta, in autunno”.

MELONI PRIMA DONNA PREMIER, NOVITÀ DI RILIEVO

Sulla formazione del nuovo Governo a guida Giorgia Meloni, il capo dello Stato sottolinea: “Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna. E’ questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà”.

LA COSTITUZIONE COMPIE 75 ANNI, È LA NOSTRA BUSSOLA

“Domani, primo gennaio, sarà il settantacinquesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione – dice Mattarella – La Costituzione resta la nostra bussola, il suo rispetto il nostro primario dovere; anche il mio”. Poi osserva: “Nell’arco di pochi anni si sono alternate al governo pressoché tutte le forze politiche presenti in Parlamento, in diverse coalizioni parlamentari. Quanto avvenuto le ha poste, tutte, in tempi diversi, di fronte alla necessità di misurarsi con le difficoltà del governare. Riconoscere la complessità, esercitare la responsabilità delle scelte, confrontarsi con i limiti imposti da una realtà sempre più caratterizzata da fenomeni globali: dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella alimentare, dai cambiamenti climatici ai fenomeni migratori. La concretezza della realtà ha così convocato ciascuno alla responsabilità. Sollecita tutti ad applicarsi all’urgenza di problemi che attendono risposte.”

“SIAMO UNA DEMOCRAZIA MATURA, CHI VA AL GOVERNO HA RESPONSABILITÀ”

“La nostra democrazia – aggiunge – si è dimostrata dunque, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese. E’ questa consapevolezza, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione, che induce a una comune visione del nostro sistema democratico, al rispetto di regole che non possono essere disattese, del ruolo di ciascuno nella vita politica della Repubblica. Questo corrisponde allo spirito della Costituzione”.

LA REPUBBLICA SIAMO NOI, SENSO CIVICO DA CHI PAGA LE TASSE”

Uno sguardo anche ai tanti ‘gap’ territoriali in Italia e un monito al dovere civico di contribuire al bene comune dello Stato, ognuno in base alle proprie risorse. “Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all’uguaglianza. Ci guida ancora la Costituzione, laddove prescrive che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ledono i diritti delle persone, la loro piena realizzazione. Senza distinzioni. La Repubblica siamo tutti noi. Insieme. La Repubblica è nel senso civico di chi paga le imposte perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune“.

“FOLLE GUERRA IN UCRAINA, IL 2023 PORTI LA PACE”

Tema Ucraina. “Siamo in attesa di accogliere il nuovo anno ma anche in queste ore il pensiero non riesce a distogliersi dalla guerra che sta insanguinando il nostro Continente. Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria libertà e i propri diritti. Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze. La pace è parte fondativa dell’identità europea e, fin dall’inizio del conflitto, l’Europa cerca spiragli per raggiungerla nella giustizia e nella libertà”.

“LA RUSSIA È RESPONSABILE, NO ALLE AGGRESSIONI”

E ancora sulla guerra, Mattarella dice: “Si prova profonda tristezza per le tante vite umane perdute e perché, ogni giorno, vengono distrutte case, ospedali, scuole, teatri, trasformando città e paesi in un cumulo di rovine. Vengono bruciate, per armamenti, immani quantità di risorse finanziarie che, se destinate alla fame nel mondo, alla lotta alle malattie o alla povertà, sarebbero di sollievo per l’umanità. Di questi ulteriori gravi danni, la responsabilità ricade interamente su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi. Pensiamoci: se l’aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili. Non ci rassegniamo a questo presente. Il futuro non può essere questo”.

IL COVID NON È SCONFITTO, LA SCIENZA RISORSA PREZIOSA”

Un pensiero ovviamente alle difficoltà della pandemia: “Gli ultimi anni sono stati duri. Ciò che abbiamo vissuto ha provocato o ha aggravato tensioni sociali, fratture, povertà. Dal Covid – purtroppo non ancora sconfitto definitivamente – abbiamo tratto insegnamenti da non dimenticare. Abbiamo compreso che la scienza, le istituzioni civili, la solidarietà concreta sono risorse preziose di una comunità, e tanto più sono efficaci quanto più sono capaci di integrarsi, di sostenersi a vicenda. Quanto più producono fiducia e responsabilità nelle persone. Occorre operare affinché quel presidio insostituibile di unità del Paese rappresentato dal Servizio sanitario nazionale si rafforzi, ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti, nel territorio in cui vive”.

“INFLAZIONE E COSTI ENERGIA, CAPISCO PREOCCUPAZIONE CITTADINI”

Caro bollette e crisi economica. “So bene – dice amaro il capo dello Stato – quanti italiani affrontano questi mesi con grandi preoccupazioni. L’inflazione, i costi dell’energia, le difficoltà di tante famiglie e imprese, l’aumento della povertà e del bisogno. La carenza di lavoro sottrae diritti e dignità: ancora troppo alto è il prezzo che paghiamo alla disoccupazione e alla precarietà. Allarma soprattutto la condizione di tanti ragazzi in difficoltà. La povertà minorile, dall’inizio della crisi globale del 2008 a oggi, è quadruplicata”.

LA REPUBBLICA È NELLO SPIRITO DI SOLIDARIETÀ, L’ITALIA RESISTE

“La Repubblica – continua Mattarella – è nel sacrificio di chi, indossando una divisa, rischia per garantire la sicurezza di tutti. In Italia come in tante missioni internazionali. La Repubblica è nella fatica di chi lavora e nell’ansia di chi cerca il lavoroNell’impegno di chi studia. Nello spirito di solidarietà di chi si cura del prossimo. Nell’iniziativa di chi fa impresa e crea occupazione. Rimuovere gli ostacoli è un impegno da condividere, che richiede unità di intenti, coesione, forza morale. E’ grazie a tutto questo che l’Italia ha resistito e ha ottenuto risultati che inducono alla fiducia“.

 

“INVESTIRE SU UNIVERSITÀ, SCUOLA E RICERCA

Capitolo formazione e ricerca: “Il terzo grande investimento sul futuro è quello sulla scuola, l’università, la ricerca scientifica. E’ lì che prepariamo i protagonisti del mondo di domani. Lì che formiamo le ragazze e i ragazzi che dovranno misurarsi con la complessità di quei fenomeni globali che richiederanno competenze adeguate, che oggi non sempre riusciamo a garantire. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza spinge l’Italia verso traguardi. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione. Lo dobbiamo ai nostri giovani e al loro futuro”

“LA MODERNITÀ È GLOBALE, LA SFIDA DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE”

“Pensiamo alle nuove tecnologie, ai risultati straordinari della ricerca scientifica, della medicina, alle nuove frontiere dello spazio, alle esplorazioni sottomarine. Scenari impensabili fino a pochi anni fa e ora davanti a noi. Sfide globali, sempre. Perché è la modernità, con il suo continuo cambiamento, a essere globale. Ed è in questo scenario, per larghi verso inedito, che misuriamo il valore e l’attualità delle nostre scelte strategiche: l’Europa, la scelta occidentale, le nostre alleanze. La nostra primaria responsabilità nell’area che definiamo Mediterraneo allargato. Il nostro rapporto privilegiato con l’Africa. L’altro cambiamento che stiamo vivendo, e di cui probabilmente fatichiamo tuttora a comprendere la portata, riguarda la trasformazione digitale. L’uso delle tecnologie digitali ha già modificato le nostre vite, le nostre abitudini e probabilmente i modi di pensare e vivere le relazioni interpersonali. Le nuove generazioni vivono già pienamente questa nuova dimensione”.

“NO OSCURANTISMI FUORI DAL TEMPO, SÌ A LIBERTÀ E DIRITTI”

Il presidente parla anche del tema diritti e proteste in varie aree del mondo: “La speranza di pace è fondata anche sul rifiuto di una visione che fa tornare indietro la storia, di un oscurantismo fuori dal tempo e dalla ragione. Si basa soprattutto sulla forza della libertà. Sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti. Qualcosa che è radicato nel cuore delle donne e degli uomini. Ancor più forte nelle nuove generazioni. Lo testimoniano le giovani dell’Iran, con il loro coraggio. Le donne afghane che lottano per la loro libertà. Quei ragazzi russi, che sfidano la repressione per dire il loro no alla guerra”.

APPELLO AI GIOVANI: TROPPE MORTI IN STRADA, NON BEVETE E NON DROGATEVI

Infine un appello a evitare le tante tragedie del sabato sera. “Parlando dei giovani vorrei – per un momento – rivolgermi direttamente a loro: siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro“.