Apre al pubblico la casa dove nacque il Premio Strega


L’appartamento romano che dal 1951 è stato la sede delle riunioni degli Amici della domenica e dove è nato il Premio Strega diventa un museo dopo un accurato restauro iniziato nel 2020

veronica raimo

La sua poltrona rossa, l’abat-jour accanto, gli scaffali pienissimi alle spalle. E poi le dediche autografate di Pavese, Eco, d’Annunzio, le librerie lungo tutti i corridoi, il grande terrazzo dove accogliere gli amici. Nel giorno del suo compleanno, la casa di Maria Bellonci si apre al pubblico e diventa un museo tutto da scoprire. Al numero 2 di via Fratelli Ruspoli, nel cuore dello storico quartiere romano dei Parioli, l’appartamento che dal 1951 è stata la sede delle riunioni degli Amici della domenica da oggi si può visitare, dopo un accurato restauro iniziato dal 2020 che ne ha lasciato intatto lo spirito con cui la fondatrice del Premio Strega ospitava i protagonisti della letteratura italiana del secondo Novecento. “Oggi si restituisce questo luogo alla città con visite guidate, chi verrà potrà conoscere la biblioteca e il patrimonio culturale della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci”, ha detto il presidente, Giovanni Solimine.

CIRCA 25MILA VOLUMI TRA PRIME EDIZIONI, LIBRI D’ARTE E DI STORIA

La casa, già vincolata dal ministero della Cultura, custodisce circa 25mila volumi dei coniugi Bellonci. Attraverso le stanze si può entrare in contatto con i loro interessi, scoprire le loro letture e ricostruire la storia di oltre settant’anni di produzione editoriale italiana. Dalle raccolte librarie contenute nello studio di Goffredo, giornalista e critico letterario, alle numerosissime prime edizioni autografate, fino ai titoli dedicati all’arte e alla storia conservati nello studio di Maria. È qui che la scrittrice teneva anche tutto il materiale documentale necessario per i suoi romanzi, tra cui il suo più celebre, Rinascimento privato, tornato quest’anno in libreria e da marzo anche in versione audiolibro.

“Questa casa- ha detto l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor- ha una storia e una vocazione antica, è uno dei più importanti salotti letterari che hanno animato la vita culturale della città. Il restauro estremamente raffinato riesce a conservare la magia di una presenza, di una impronta. È importante che questa casa sia aperta al pubblico, perché rappresenta un itinerario culturale e dello spirito. Il Comune è particolarmente soddisfatto del fatto che questa amministrazione, dopo un sostanziale disinteresse dell’amministrazione precedente, ha rinnovato il sostegno e la convenzione con la Fondazione Bellonci e il Premio Strega con tre contributi annuali per il prossimo triennio. È un atto concreto che serve a rafforzare la proposta culturale di Roma”.

“CHI ENTRERA’ QUI SENTIRA’ IL SUO SPIRITO”

Oltre allo straordinario patrimonio librario, nella casa sono presenti anche opere di artisti come Cagli, Campigli, Capogrossi, De Pisis, Mafai, Mazzacurati e Morandi. In più, un pezzo storico per gli amanti del Premio: la storica urna di voto, al momento in mostra a Firenze, realizzata da Mino Maccari per la prima edizione dello Strega, nel 1947. “Sono molto felice che questa inaugurazione avvenga oggi, nel giorno del compleanno di Maria Bellonci- ha detto la scrittrice Melania Mazzucco, che fa parte del Comitato direttivo del Premio- La casa permetterà a tutti di vedere cos’era questo posto. Maria Bellonci ha lasciato una traccia profonda nella letteratura italiana e chi entrerà qui sentirà il suo spirito”.

La trasformazione dell’appartamento in Casa museo, curata dall’architetta Patrizia Del Vescovo, è stata resa possibile grazie al contributo della Regione Lazio e della Banca Bper. Singoli, gruppi e scuole potranno visitarla tutti i venerdì a partire dal 16 dicembre prenotando sul sito www.fondazionebellonci.it, mentre già oggi il progetto ‘Scegli il contemporaneo’ di Roma Capitale fa tappa nella sede della fondazione con due visite guidate alle 15 e alle 17. L’inaugurazione si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione che coinvolgerà anche il Museo etrusco di Villa Giulia, che dal 1953 ospita la serata finale del Premio Strega, che vedrà le due sedi unite attraverso un unico percorso guidato tra il presente e il passato del Premio.