Annarita Briganti racconta in un libro Gae Aulenti


Disponibile nelle librerie “Riflessioni e pensieri sull’architetto geniale” di Annarita Briganti: un ritratto di Gae Aulenti per la Collana Backstage di Cairo Editore

annarita briganti

L’Architetto Geniale, al maschile, come amava definirsi, l’italiana che ha fatto il Musée d’Orsay a Parigi e che ha realizzato molte altre opere in Italia e all’estero, la leonessa, la zia, l’intellettuale, la gran signora. Tutto ciò in Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’architetto geniale, l’ultimo libro di Annarita Briganti edito da Cairo per la Collana Backstage.

«Non si può fare la stessa cosa a San Francisco o a Parigi. Serve un lavoro analitico molto attento, prima di progettare: studiare la storia, la letteratura, la geografia, persino la poesia e la filosofia» dichiarava Gae Aulenti, che ben conosceva la storia di Firenze e aveva firmato importanti interventi nel tessuto cittadino: nel 1990 l’ingresso alla stazione di Santa Maria Novella, nel 1996 la piazza antistante la ex-stazione Leopolda e, infine, la partecipazione al bando per l’uscita dei Nuovi Uffizi, vinto poi da Isozaki.

Personalità poliedrica, difficile da ingabbiare in un’unica definizione, Gae Aulenti è stata tra le poche donne del suo tempo ad essersi laureate al Politecnico di Milano (è nata nel 1927), e costituisce un esempio luminoso di come è possibile realizzarsi senza perdere mai la voglia di amare, di avere una famiglia, di esplorare, di creare, dall’architettura al design, al teatro. La sua è una storia italiana, dal sapore internazionale, che tutti dovrebbero conoscere. Nomade nel dna – è nata in provincia di Udine da padre di origini pugliesi e madre napoletano-calabrese, è cresciuta tra Veneto e Piemonte e si è trasferita a Milano a metà degli anni Settanta –, Gaetana Emilia Aulenti ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo, renderlo più bello.  In pagine appassionate, l’autrice ci fa conoscere i suoi tanti volti e lo fa attraverso il patrimonio che questa grande donna ci ha lasciato: da piazzale Cadorna e dalle Esposizioni Internazionali in Triennale nella sua Milano (città dove c’è anche una piazza intitolata a lei) a Palazzo Grassi a Venezia, dalla Leopolda di Firenze alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal metrò di Napoli a Palazzo Branciforte a Palermo, al Musée d’Orsay, che le è valso la Legione d’Onore. Un libro frutto di studi e ricerche sul campo, negli archivi e sui media, con interviste ai testimoni e a chi oggi porta avanti la sua eredità artistica, culturale e di «genere». Per riflettere su un concetto fondamentale: cosa significa costruire e, visti i tempi, ricostruire? Per ricominciare a sognare in grande, per essere felici e per avere una vera parità.
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Annarita Briganti è giornalista, scrittrice e opinionista. Si occupa in particolare di grandi temi, di donne, di Cultura in ogni sua forma, della lotta contro tutti i tipi di discriminazioni. Collabora con RepubblicaRobinson, con le altre testate del Gruppo GEDI e con Donna Moderna. In televisione partecipa ai talk di Mediaset. Per Cairo ha pubblicato i romanzi Non chiedermi come sei nata (2014), L’amore è una favola (2015) e Quello che non sappiamo (2018) e i saggi Alda Merini. L’eroina del caos (2019) e Coco Chanel. Una donna del nostro tempo (2021) premiati e protagonisti di tour in Italia e all’estero. Vorrebbe una società più umana.