Dermatite atopica: meno prurito e sonno migliore con abrocitinib


Dermatite atopica: abrocitinib efficace per il frequente e fastidioso prurito che peggiora la qualità di vita dei pazienti e li spinge a grattarsi inconsciamente nelle ore notturne

Dermatite atopica: il prurito migliora con nemolizumab sottocute in aggiunta alle terapie topiche secondo uno studio giapponese di fase III

La dermatite atopica è caratterizzata non solo da lesioni cutanee, ma anche da un frequente e fastidioso prurito che peggiora la qualità di vita dei pazienti e li spinge a grattarsi inconsciamente nelle ore notturne, interferendo in misura importante sul sonno. Due poster presentati al congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2022 hanno mostrato l’efficacia di abrocitinib nel ridurre il prurito e migliorare il sonno, i graffi notturni e la qualità di vita dei malati.

I pazienti affetti da dermatite atopica hanno fenotipi clinici eterogenei che riflettono diverse combinazioni di prurito e gravità delle lesioni. Il fenotipo con prurito grave e lesioni lievi-moderate, chiamato anche dermatite atopica con prurito dominante, viene riportato nel 24% dei pazienti adulti con eczema. Un forte prurito è associato a problemi di sonno, disturbi della salute mentale e a una peggiore qualità della vita.

Abrocitinib, un inibitore selettivo orale della Janus chinasi 1 (JAK1) in singola somministrazione giornaliera, è approvato per il trattamento di adulti e adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave ed è associato a un rapido sollievo dal prurito e a un miglioramento della qualità di vita (QoL).

Impatto di abrocitinib su prurito e QoL nella malattia con prurito dominante 
Nel primo poster, una analisi post hoc ha valutato i dati degli studi nei quali abrocitinib (200 mg o 100 mg) è stato somministrato in monoterapia (studi di fase II, studi di fase III JADE MONO-1 e JADE MONO-2) o in combinazione con la terapia topica (studio di fase III JADE COMPARE). Sono stati analizzati anche i dati dei pazienti arruolati nello studio JADE EXTEND a lungo termine in corso (data cutoff aprile 2020).

La dermatite atopica con prurito dominante è stata definita dalla presenza di prurito grave (punteggio 7-10 nella Peak Pruritus Numerical Rating Scale, PP-NRS) in combinazione una gravità lieve-moderata delle lesioni (punteggio 0-3 nell’Investigator’s Global Assessment, IGA).

Efficacia nei dati combinati con abrocitinib in monoterapia
Il 37% dei 937 pazienti totali aveva dermatite atopica con prurito dominante al basale (abrocitinib 200 mg n=136, abrocitinib 100 mg n=137, placebo n=78), il 28% aveva prurito grave e lesioni gravi, il 25% aveva prurito da lieve a moderato e lesioni da lievi a moderate e il 9% aveva prurito da lieve a moderato e lesioni gravi

Alla settimana 2, tra i pazienti con eczema con prurito dominante ha ottenuto un miglioramento ≥4 punti rispetto al basale del punteggio PP-NRS (PP-NRS4) il 58% dei trattati con abrocitinib 200 mg, il 35% dei trattati con abrocitinib 100 mg e il 7% dei pazienti sottoposti a placebo. L’effetto si è mantenuto fino alla settimana 12.

Alla settimana 12, tra i pazienti con punteggio PP-NRS ≥2 al basale ha ottenuto un punteggio <2 (PP-NRS<2) il 40%, il 29% e il 4% dei pazienti con malattia con prurito predominante trattati rispettivamente con abrocitinib 200 mg, abrocitinib 100 mg e placebo.

Il miglioramento dell’indice di qualità della vita in dermatologia (DLQI) e dell’indice di qualità della vita in dermatologia pediatrica (CDLQI) rispecchiava quello osservato nel PP-NRS e i dati del Patient-Oriented Eczema Measure (POEM) hanno mostrato un modello simile.

Al basale, il 53%, 68% e 47% dei pazienti con eczema con prurito dominante trattati rispettivamente con abrocitinib 200 mg, 100 mg e placebo presentava una malattia grave secondo il Patient Global Assessment (PtGA). Dopo 12 settimane le percentuali sono scese al 5%, 14% e 26%.

Risposta del sottogruppo del fenotipo clinico alla terapia con abrocitinib nel tempo inbase ai dati combinati a lungo termine
Tra i pazienti con dati disponibili al basale e alla settimana 24, 172 su 438 (39%) e 191 su 492 (39%) rispettivamente nei bracci abrocitinib 200 mg e 100 mg presentavano dermatite atopica con prurito dominante al basale. Alla settimana 24, le percentuali sono scese al 7% e 10% nei pazienti trattati rispettivamente con abrocitinib 200 mg e 100 mg.

Tra pazienti con dati alla settimana 24 che hanno raggiunto la settimana 48 nello studio JADE EXTEND in corso, 19 su 245 pazienti (8%) e 39 su 277 (14%) presentavano dermatite atopica con prurito dominante dopo il trattamento rispettivamente con abrocitinib 200 mg e 100 mg. La maggior parte di questi soggetti è migliorata, raggiungendo un livello di prurito lieve-moderato e lesioni lieve-moderate entro le settimane 24 (>85%) e 48 (>62%).

«Nei pazienti con dermatite atopica con prurito dominante, il trattamento con abrocitinib 200 mg o 100 mg è associato a una rapida e prolungata riduzione del prurito, a una migliore qualità della vita e una ridotta gravità della malattia segnalata dai pazienti» hanno concluso gli autori. «La maggior parte dei pazienti ha riferito una riduzione della gravità del prurito a lungo termine senza un peggioramento della gravità delle lesioni».

Riduzione dei graffi notturni e miglioramento del sonno
Un secondo poster ha mostrato il miglioramento del sonno e dei graffi notturni con abrocitinib dei pazienti affetti da dermatite atopica. Questa malattia è caratterizzata da prurito intenso, disturbi del sonno abitudine a graffiarsi, che rende “visibile” la malattia e comporta un conseguente peggioramento della qualità di vita (QoL) del paziente.

I graffi provocano ulteriori lesioni e infezioni, oltre a più frequenti interruzioni del sonno, in quanto è stato dimostrato che si verificano più spesso nelle ore notturne per diversi fattori, come una risposta inconscia disinibita al graffio. Comprendere i meccanismi che portano i pazienti a graffiarsi e come poterli gestire è impegnativo, dal momento che si tratta di un endpoint complesso che comprende molteplici percorsi molecolari ed è difficile da percepire poiché il paziente è addormentato al momento della misurazione, hanno premesso gli autori. L’uso della tecnologia indossabile digitale fornisce misurazioni oggettive e quantitative del graffio notturno e del sonno e può essere utilizzata per valutare l’efficacia degli interventi in un contesto domestico nel tempo.

Uno studio multicentrico di fase IIIb, randomizzato, in doppio cieco, doppio fittizio, con controllo attivo ha utilizzando accelerometri da polso per valutare l’efficacia e la sicurezza di abrocitinib 200 mg una volta al giorno) rispetto a dupilumab iniettabile (300 mg ogni due settimane) in partecipanti adulti con dermatite atopica da moderata a grave in terapia topica di base.

Sono stati valutati il numero di eventi e la durata del graffio notturno, nonché la durata del sonno e i risvegli tramite accelerometri simili a orologi posti su entrambi i polsi dei pazienti, per monitorare continuamente i graffi notturni e la quantità di sonno per 1 settimana prima della visita del giorno 1, dal giorno 1 alla settimana 2 (giorno 14) e alle settimane 12, 16, 20 e 26.

A causa del numero limitato di partecipanti valutabili nelle analisi degli endpoint (N=27) sono state eseguite analisi descrittive. Il trattamento con abrocitinib ha generalmente mostrato un aumento dell’efficienza del sonno e una diminuzione della durata e del numero dei graffi notturni sin da subito dopo l’inizio del trattamento. Anche dupilimab ha aumentato l’efficienza del sonno e ridotto i graffi notturni, anche se apparentemente in misura minore rispetto ad abrocitinib (con partecipanti limitati).

«Ulteriori ricerche consentiranno una convalida clinica dei risultati, per estendere le nostre conoscenze sulle caratteristiche degli endpoint digitali proposti. Gli accelerometri da polso e i nuovi endpoint digitali a essi associati potrebbero fornire conoscenze quantitative sulle terapie, sull’azione del graffio notturno e sulla quantità di sonno in una popolazione con dermatite atopica sintomatica» hanno concluso gli autori. «Inoltre questi nuovi endpoint digitali miglioreranno la nostra comprensione della malattia e forniranno opportunità future per perfezionare e migliorare le terapie per altre condizioni».

Referenze

Silverberg JI et al. Abrocitinib Improves Itch and Quality of Life in Patients With Itch-Dominant Atopic Dermatitis. Poster 0292 presented at EADV Congress 2022.

Di J et al. One scratch at a time: Nocturnal scratch and sleep improvements in Atopic Dermatitis with abcrocitinib. Abstract 1349 presented at EADV Congress 2022.