Asma severo: Commissione UE approva tezepelumab


La Commissione europea ha approvato tezepelumab, primo e unico farmaco biologico, nel trattamento dell’asma severo

Asma grave eosinofilo: i dati a 5 anni confermano il già consolidato profilo di sicurezza di benralizumab, coerente rispetto ai precedenti Studi di Fase III

La Commissione europea ha approvato tezepelumab nel trattamento dell’asma severo. Si tratta del primo e finora unico biologico approvato nell’UE in pazienti con asma grave senza limitazioni fenotipiche o di biomarker. Il farmaco è sviluppato da Amgen in collaborazione con AstraZeneca che lo commercializzerà al di fuori degli Stati Uniti e dunque in anche in Europa. Sarà messo in commercio con il marchio Tezspire.

Il farmaco è un anticorpo monoclonale umano (IgG2 lambda) che agisce nella parte superiore della cascata infiammatoria bloccando la linfopoietina timica stromale (TSLP), una citochina epiteliale.

Tezspire ha ridotto in modo consistente e significativo le esacerbazioni dell’asma negli studi clinici PATHWAY di Fase II e NAVIGATOR di Fase III, che hanno incluso un’ampia popolazione di pazienti affetti da asma grave, indipendentemente dai biomarcatori chiave, tra cui la conta degli eosinofili nel sangue, lo stato allergico e l’ossido nitrico esalato frazionato (FeNO).

Guy Brusselle, professore del Dipartimento di Medicina Respiratoria, Ospedale Universitario di Gand, Gand, Belgio, ha dichiarato: “L’asma grave è una malattia complessa, dato che circa il 60% dei pazienti presenta molteplici fattori di infiammazione. Con l’approvazione europea di tezepelumab, un biologico di una nuova classe che agisce nella parte superiore della cascata dell’infiammazione, abbiamo l’opportunità di trattare una più ampia popolazione di pazienti con asma grave, soddisfacendo un elevato bisogno insoddisfatto in questa malattia.”

I benefici di tezepelumab sono la capacità di ridurre il tasso di esacerbazione e di migliorare la funzione polmonare nei pazienti con asma grave. Gli effetti collaterali più comuni sono faringite, rash, artralgia e reazioni al sito di iniezione.

L’indicazione completa è la seguente: tezepelumab è indicato come trattamento aggiuntivo di mantenimento in adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni con asma grave non adeguatamente controllati nonostante l’uso di corticosteroidi per via inalatoria ad alte dosi più un altro medicinale per il trattamento di mantenimento. Sarà disponibile come soluzione iniettabile da 210 mg.

Studio registrativo
La richiesta di approvazione del farmaco si basa sui risultati del programma di studi clinici PATHFINDER, compresi i risultati dello studio cardine di fase 3 NAVIGATOR in cui tezepelumab ha dimostrato la superiorità in tutti gli endpoint primari e secondari chiave rispetto al placebo in un’ampia popolazione di pazienti con asma non controllato in trattamento con corticosteroidi inalatori (ICS) a media o alta dose più almeno un altro farmaco di controllo con o senza corticosteroidi orali (OCS).

Non ci sono state differenze clinicamente significative nei risultati di sicurezza tra i gruppi di pazienti assegnati a tezepelumab e placebo nello studio NAVIGATOR. Gli eventi avversi più frequentemente riportati con tezepelumab sono stati nasofaringite, infezione del tratto respiratorio superiore e mal di testa.

I risultati dello studio di fase 3 NAVIGATOR sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine nel maggio 2021.
Tezepelumab ha ottenuto la designazione di terapia fortemente innovativa dall’Fda per i pazienti con asma grave senza un fenotipo eosinofilo nel settembre 2018.

Meccanismo di azione di tezepelumab
Tezepelumab è il primo esponente di una nuova categoria di possibili agenti farmacologici anti-asma, avente come bersaglio la linfopoietina timica stromale (TSLP), una proteina della famiglia delle citochine alla quale viene riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.

Nello specifico, tezepelumab è un anticorpo monoclonale umanizzato allestito allo scopo di legarsi in modo specifico alla TSLP umana, prevenendone l’interazione con il suo complesso recettoriale. Il blocco di TSLP ottenuto con tezepelumab sarebbe in grado di prevenire il rilascio di citochine pro-inflammatorie da parte delle cellule del sistema immunitario “marcate” dalla presenza di TSLP. Il meccanismo d’azione di tezepelumab nell’asma non è stato definitivamente stabilito.

Per la sua attività che si esplica “a monte” della cascata infiammatoria, tezepelumab potrebbe essere utile in un’ampia popolazione di pazienti con asma severo non controllato, compresi quelli la cui condizione asmatica non è guidata dall’infiammazione T2.