Rinosinusite cronica e asma severo eosinofilo: benralizumab efficace


Rinosinusite cronica associata a polipi nasali in pazienti con asma severo eosinofilo: benralizumab efficace secondo i dati di uno studio italiano

Nei pazienti con sinusite eosinofilica e asma bronchiale di grado lieve-moderato, dupilumab potrebbe migliorare la funzione polmonare e la sintomatologia asmatica

Uno studio italiano condotto presso l’Università di Bari “Aldo Moro”, presentato nel corso del recente Congresso ERS, ha documentato l’efficacia di benralizumab (un anticorpo monoclonale che si lega direttamente al recettore alfa di IL-5) non solo nell’asma severo eosinofilo ma anche sulla rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP), una comorbilità frequente di questi pazienti asmatici.

I risultati di questo studio real life si aggiungono a quelli del trial clinico di fase III OSTRO, che ha incluso pazienti con poliposi nasale indipendentemente dalla conta di eosinofili nel sangue, soddisfacendo entrambi gli endpoint co-primari (variazione dal basale alla 40esima settimana del punteggio relativo alla poliposi nasale (NPS) e media del punteggio relativo all’ostruzione nasale riferito dai pazienti, rilevato una volta ogni 2 settimane).
E’ attualmente in corso, invece, un secondo trial clinico in fase avanzata (studio ORCHID), in pazienti con CRSwNP eosinofila, i cui risultati sono attesi per la seconda metà del prossimo anno.

Razionale e obiettivi dello studio
La rinosinusite cronica associata a polipi nasali (CRSwNP) è una comorbilità a prevalenza elevata nei pazienti con asma eosinofilo grave (SEA) e potrebbe contribuire in modo significativo alla perdita di controllo dell’asma.
Dato che la CRSwNP e la SEA condividono un meccanismo patogenetico T2-mediato, è stato recentemente esteso anche alla CRSwNP l’impiego di alcuni anticorpi monoclonali anti-asma.

Mentre dupilumab e omalizumab sono già approvati per il trattamento della CRSwNP, benralizumab è ancora in fase di studio per questa indicazione.

Benralizumab è un anticorpo monoclinale umanizzato che blocca il recettore dell’IL-5. Legandosi quindi alla superficie cellulare degli eosinofili e dei basofili, oltre a inibire l’azione di IL-5 provoca anche un effetto di “antibody-dependent, cell-mediated cytotoxicity” con conseguente apoptosi degli eosinofili.

E’ attualmente approvato come trattamento aggiuntivo di mantenimento per l’asma eosinofila grave in un certo numero di Paesi, tra cui Stati Uniti, UE e Giappone.

In questo studio real life è stata valutata l’efficacia di benralizumab su SEA e CRSwNP in pazienti affetti da entrambe le patologie.

Disegno dello studio e risultati principali
Sono stati reclutati 18 pazienti con SEA e CRSwNP. Questi sono stati sottoposti ad una batteria di esami diversi (spirometria, test per la determinazione dei valori di FeNO, test di controllo dell’asma (ACT), fibrolaringoscopia con punteggio endoscopico della poliposi NPS, test SNOT 22 (valutazione della poliposi fatta soggettivamente dal paziente), sia all’inizio dello studio (T0) che ad un anno dall’inizio del trattamento con benralizumab (T1).

E’ stata condotta anche una valutazione dell’impiego continuativo di OCS, del numero di riacutizzazioni annuali e della necessità del ricorso alla chirurgia per la poliposi nasale (NP), mettendo a confronto i dati ottenuti a T1 con quelli ottenuti al T0.

Passando ai risultati principali, dallo studio è stato osservato, dopo un anno di trattamento con benralizumab (T1) un sensibile aumento del punteggio ACT relativo al controllo dell’asma (p<0,05) e, al contempo, è stata rilevata una riduzione statisticamente significativa dei valori di FeNO (p<0,05), del numero annuo di riacutizzazioni (p<0.05) e del dosaggio medio di OCS (p<0,01).

Per quanto riguarda la CRSwNP, nei pazienti T1 è stata riscontrata una marcata riduzione del punteggio soggettivo SNOT-22 (p < 0,01),  di quello endoscopico NPS (p < 0,05), della eosinofilia (p < 0,01) e della neutrofilia nasale (p<0,05).

Solo un paziente ha necessitato del ricorso ad un intervento chirurgico per poliposi nasale dopo trattamento con benralizumab.

Riassumendo
In conclusione, i risultati dello studio hanno dimostrato l’efficacia di benralizumab non solo sull’asma severo eosinofilo ma anche sulla clinica, sui tratti volumetrici e citologici della poliposi nasale, confermando che i pazienti affetti sia da SEA che da CRSwNP potrebbero trarre un beneficio considerevole dall’inibitore del recettore di IL-5, trattando contemporaneamente le due comorbilità sopra indicate.

Bibliografia
Santomasi C et al. Effects of benralizumab in patients affected by severe eosinophilic asthma and chronic rhinosinusitis with nasal polyps. Poster session; ERS 2022