Polizza Auto: cosa succede in caso di incidente con più veicoli


Per le pratiche di incidente stradale alcune casistiche sono indubbiamente più complesse di altre: cosa succede alla polizza in caso di sinistro con più veicoli

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Trovarsi a gestire una pratica di incidente stradale non è mai gradevole, ma alcune casistiche sono indubbiamente più complesse di altre.

Prendiamo ad esempio quella di un incidente che coinvolge più veicoli, come il caso più classico, e purtroppo frequente specie in città, del tamponamento a catena, per il quale la procedura di risarcimento diretto non trova applicazione e il danneggiato, per veder riconosciuti i propri diritti, è tenuto a richiedere il risarcimento al conducente del mezzo responsabile del sinistro e, quindi, alla sua compagnia assicurativa.

Ricordiamo che il risarcimento diretto, la cui applicazione non è però esente da rilievi, è una procedura volta a velocizzare i tempi di liquidazione del risarcimento, introdotta dal Decreto Bersani nel 2007, che consiste nel diritto, da parte del soggetto coinvolto nel sinistro, ma non responsabile, a richiedere la liquidazione del danno direttamente alla propria Compagnia assicurativa, anziché a quella della controparte come avviene con la procedura ordinaria. Questa tipologia di procedura si limita tuttavia a dei casi specifici, tra i quali non rientra, appunto, il sinistro in cui sono coinvolti più di due mezzi.

Per i casi in cui il risarcimento diretto non opera, come appunto quella in cui i soggetti coinvolti siano più di due, occorre procedere con la denuncia tradizionale ovvero indirizzata alla Compagnia del soggetto responsabile del sinistro. Tale procedura va fatta entro 3 giorni dall’evento e deve includere alcune informazioni essenziali, tra cui data, ora e luogo dell’incidente, descrizione della dinamica del sinistro, dati dei soggetti coinvolti, indicazioni dei danni e dei testimoni.

Una volta aperta la pratica la compagnia provvederà a richiedere eventuali documenti mancanti. Passati poi alla formulazione dell’offerta di risarcimento (si può arrivare a seconda dei casi anche a 90 giorni), il danneggiato può accettarla o rifiutarla, se ritenuta poco congrua ai danni subiti. A quel punto si potrà ricorrere al Giudice (di Pace o il Tribunale a seconda dell’importo del danno), ma non prima di aver cercato di trovare una soluzione amichevole con la compagnia assicurativa con l’assistenza di un avvocato (ai sensi del D.L n. 132/2014).

Come abbiamo anticipato, trovarsi a gestire le pratiche dopo un incidente è sicuramente fastidioso e spesso si rischia di commettere errori o, presi dalla rabbia del momento, di dimenticare passaggi fondamentali. In questo caso avere il supporto e l’assistenza di professionisti del settore è fondamentale. Ecco perché nell’esaminare una proposta suggeriamo sempre di fare attenzione: molto spesso dietro le promesse di prezzi competitivi si nasconde un servizio non all’altezza delle proprie esigenze.

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