Fibromialgia: l’esercizio fisico può migliorare aspetti della malattia


L’impatto della fibromialgia è risultato trarre beneficio da diversi interventi non farmacologici, in particolare l’esercizio fisico

Fibromialgia: studio genomico evidenzia una componente autoimmune. La ricerca italiana getta luce sull’origine della malattia, stabilendo la possibilità di nuovi approcci terapeutici

La fibromialgia può trarre beneficio da diversi interventi non farmacologici e differenti tipologie di intervento migliorano i risultati centrati sul paziente, in particolare l’esercizio fisico. Da questi presupposti nasce la possibilità di una gestione non farmacologica individualizzata in base ai sintomi predominanti. È quanto emerge da una metanalisi pubblicata sulla rivista Pain.

La fibromialgia è una condizione altamente eterogenea, ma i sintomi più comuni sono dolore diffuso, fatigue, sonno scarso e depressione. Gli interventi non farmacologici sono raccomandati come trattamento di prima linea, tuttavia non è ancora ben compreso quali siano efficaci per la gestione dei diversi sintomi. Obiettivo di questo studio era valutare l’efficacia degli interventi non farmacologici sui sintomi e sulla qualità della vita specifica per la malattia, hanno premesso gli autori.

La metanalisi ha incluso gli studi randomizzati e controllati che hanno confrontato qualsiasi intervento non farmacologico con le cure abituali o il placebo in persone con fibromialgia di età> 16 anni. La principale misura di esito era il questionario sull’impatto della fibromialgia (FIQ). In totale sono stati considerati 167 studi per 11mila pazienti complessivi, che hanno valutato 22 interventi non farmacologici.

Diversi interventi non farmacologici comportano benefici
L’impatto della fibromialgia è risultato trarre benefici da esercizio fisico, trattamenti psicologici, modalità multidisciplinare, balneoterapia e massaggio.

Esercizio: come gruppo, gli interventi di esercizio hanno comportato un ampio miglioramento del dolore, della fatigue, del sonno e, moderatamente, della depressione. Gli esercizi aerobici hanno influito positivamente sull’impatto della malattia, tranne quelli di flessibilità e gli esercizi mente-corpo.

Trattamenti psicologici: si sono rivelati più efficaci della cura standard per migliorare l’impatto della fibromialgia, il dolore, il sonno e la depressione, ma non la fatigue.

La terapia cognitivo-comportamentale e la consapevolezza hanno entrambe migliorato l’impatto della malattia, anche se rispetto alla cura standard la prima ha comportato benefici significativi soprattutto sul dolore e la seconda si è dimostrata più efficace nel moderare fatigue e depressione.

Balneoterapia: comprendeva tutti gli interventi acquatici che comportano l’adozione di una posizione statica in acqua. Si è rivelata efficace su dolore e depressione, con una notevole eterogeneità di risultati tra gli studi.

Agopuntura: si è dimostrata più efficace nel migliorare l’impatto della fibromialgia rispetto all’agopuntura sham e alle cure abituali, mostrando una maggiore riduzione del dolore e della fatigue rispetto all’agopuntura sham (dimensione dell’effetto, ES, -0,98 e -0,50) e alle cure usuali (ES -0,64 e -0,41). Non ha influito sul sonno.

Altri interventi: l’elettroterapia ha migliorato significativamente l’impatto della malattia, la fatigue e il sonno, mentre il massaggio è stato più benefico della normale cura del dolore. Alcuni interventi, come l’ossigenoterapia iperbarica, hanno mostrato dimensioni dell’effetto più grandi.

Ulteriori analisi per sottogruppi
L’analisi dei sottogruppi di diversi interventi di esercizio ha rilevato che tutte le forme di esercizio miglioravano il dolore (ES da -0,72 a -0,96) e la depressione (ES da -0,35 a -1,22), a eccezione dell’esercizio di flessibilità. Gli esercizi mente-corpo e di rafforzamento hanno migliorato la fatigue (ES da -0,77 a -1,00), mentre gli esercizi aerobici e di rafforzamento hanno migliorato il sonno (ES da -0,74 a -1,33).

I trattamenti psicologici, tra cui la terapia cognitivo comportamentale e la consapevolezza, hanno migliorato l’impatto complessivo della malattia, il dolore, il sonno e la depressione (ES da -0,35 a -0,55), ma non la fatigue.

«In sintesi, questi risultati suggeriscono che diversi interventi non farmacologici sono efficaci per la fibromialgia e che differenti tipologie di intervento migliorano diversi risultati centrati sul paziente, in particolare l’esercizio fisico, supportando la possibilità di una gestione non farmacologica individualizzata in base ai sintomi predominanti, una strategia che merita di essere testata negli studi clinici» hanno concluso gli autori. «Sono inoltre necessarie ricerche di alta qualità, con una più ampia dimensione del campione, una maggiore durata del follow-up, l’uso di una terminologia coerente e programmi di intervento ben descritti».

Bibliografia

Kundakci B et al. Efficacy of nonpharmacological interventions for individual features of fibromyalgia: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. Pain. 2022 Aug 1;163(8):1432-1445. 

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