Dermatite atopica con eczema cronico della mano: abrocitinib efficace


Nella dermatite atopica con eczema cronico della mano abrocitinib più efficace e rapido del farmaco biologico di riferimento secondo nuovi studi

delgocitinib eczema cronico della mano

Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave ed eczema cronico della mano, il trattamento con il JAK inibitore abrocitinib ha risolto le lesioni in una percentuale maggiore di soggetti rispetto a dupilumab, con un’azione evidente già alla seconda settimana. Sono i risultati di un’analisi dello studio di fase III JADE DARE, presentati al congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2022.

I pazienti affetti da dermatite atopica hanno spesso un eczema cronico alle mani, una malattia infiammatoria recidivante che coinvolge la pelle delle mani. A causa della significativa riduzione della qualità della vita provocata da questa condizione, è necessario identificare terapie che consentano un controllo a lungo termine dei sintomi e migliorino la qualità della vita del paziente.

«L’eczema cronico delle mani è una condizione infiammatoria cronica che si verifica sul palmo delle mani, provoca fissurazioni, tagli, prurito e dolore e altera la mobilità delle mani, impedendo spesso di utilizzarle nella maniera più consona» ha spiegato ai microfoni di Pharmastar il prof. Antonio Costanzo, Responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia dell’Humanitas center di Rozzano. «Può far parte dello spettro atopico e in alcuni casi può verificarsi indipendentemente dalla dermatite atopica e presentarsi da solo».

Abrocitinib, un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 (JAK 1) in monosomministrazione giornaliera e dupilumab, un anticorpo monoclonale diretto contro il recettore-α del’interleuchina (IL)-IL4, sono due terapie sistemiche approvate per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave. L’analisi presentata al congresso aveva lo scopo di valutare gli effetti dei due farmaci in questi pazienti, ha premesso il relatore Robert Bissonette di Montreal, Canada.

Analisi sui pazienti del trial JADE DARE
Sono state condotte delle analisi esplorative sui dati dello studio JADE DARE di fase III in doppio cieco, condotto su pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave che avevano una risposta inadeguata ai farmaci topici e hanno richiesto una terapia sistemica per controllare la loro malattia. Sono stati randomizzati in rapporto 1:1 a ricevere 200 mg di abrocitinib (per via orale, una volta al giorno) o 300 mg di dupilumab (per via sottocutanea, una volta ogni 2 settimane).

I partecipanti hanno ricevuto terapie topiche concomitanti per il trattamento delle aree cutanee interessate dalla malattia, inclusi corticosteroidi topici a media o bassa potenza per le lesioni attive. I pazienti sono stati valutati durante la visita di screening per la presenza e per la cronicità dell’eczema della mano, nonché per la presenza di eczema del piede. Nei casi di eczema bilaterale della mano, è stata valutata la mano più colpita ed è stata seguita per tutte le 26 settimane di durata dello studio. In presenza di eczema della mano ne è stato valutato il sottotipo (dermatite da contatto, allergica o irritativa, eczema della mano atopico, vescicolare o ipercheratosico, dermatite da contatto proteica/orticaria da contatto).

Nei soggetti più colpiti sono stati inoltre analizzati l’estensione della malattia (dito/distale, dito/prossimale, mano/dorsale, mano/ventrale, polso) e i segni clinici (eritema, infiltrazione/papulazione, vescicole, ragadi, desquamazione, edema).

I pazienti che hanno ottenuto un punteggio di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator’s Global Assessment (IGA) e un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale, sono stati valutati per la mano più colpita dall’eczema durante il periodo di trattamento di 26 settimane.

Abrocitinib più efficace di dupilumab già alla seconda settimana
Dei 362 pazienti nel gruppo abrocitinib 200 mg e 365 nel gruppo dupilumab 300 mg, rispettivamente 267 (74%) e 265 (73%) presentavano eczema alle mani, di natura cronica nella maggior parte dei soggetti (96% nel gruppo abrocitinib e 92% nel gruppo dupilumab) definito da una durata superiore a 3 mesi o con almeno 2 recidive all’anno.

L’estensione, i segni clinici e i sottotipi di eczema cronico della mano erano simili nei 2 gruppi. L’eczema atopico della mano era il sottotipo più comune (abrocitinib 87%, dupilumab 90%) seguito dalla dermatite irritativa da contatto (abrocitinib 14%, dupilumab 13%) ed eczema ipercheratosico (abrocitinib 11%, dupilumab 7%).

Già alla seconda settimana, la percentuale di pazienti che aveva ottenuto un punteggio di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator’s Global Assessment (IGA) e un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale per la mano più colpita era significativamente superiore con abrocitinib (22%) rispetto a dupilumab (14%) (p≤0,05) e ha continuato ad aumentare fino alla settimana 26 (abrocitinib 74%, dupilumab 62%, p≤0,01).

«Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave è concomitante eczema cronico della mano, abrocitinib ha comportato una maggiore percentuale di pazienti che hanno ottenuto una pelle libera o quasi libera da lesioni sulla mano più colpita rispetto a dupilumab» hanno concluso gli autori. «I miglioramenti con abrocitinib si sono verificati rapidamente e si sono mantenuti per 26 settimane, pertanto questi risultati supportano l’uso del farmaco in questa popolazione di pazienti».

Bibliografia

Bissonnette R et al. Efficacy of Abrocitinib and Dupilumab on Chronic Hand Eczema in Patients With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis: Results From the Phase 3 JADE DARE Study. Abstract 1381 presented at EADV Congress 2022.