Le opere di Rubens a Genova fino a gennaio 2023


Fino al 22 gennaio 2023 a Palazzo Ducale l’attesa mostra che riporta in città oltre una ventina di quadri di Pietro Paolo Rubens e ripercorre la storia della Repubblica di Genova

rubens genova

“Rubens a Genova”è in corso a Palazzo Ducale. L’esposizione, ospitata fino al 22 gennaio 2023 nell’appartamento e nella cappella del Doge, è prodotta dal Comune di Genova con la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale ed Electa e nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del noto volume di Pietro Paolo Rubens, “Palazzi di Genova” (1622). Rubens soggiornò in diverse occasioni nel capoluogo ligure tra il 1600 e il 1607, visitandolo anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, di cui era pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.

All’interno della mostra spiccano oltre venti dipinti dell’artista fiammingo provenienti da musei e collezioni europee e italiane che, sommati a quelli già presenti in città, raggiungono un numero come non vi era a Genova dalla fine del Settecento. Da quando, cioè, la crisi dell’aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un’inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo. La mostra è stata curata da Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e da Anna Orlando, già co-curatrice della mostra “L’Età di Rubens” tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004 e tra i nomi più papabili per sostituire Luca Bizzarri alla presidenza del più importante ente culturale genovese.

A fianco ai dipinti di Rubens sono esposte opere degli autori che il pittore fiammingo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso), che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola, Bernardo Castello e Aurelio Lomi) e con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders). Attraverso le opere di Rubens, viene raccontata la storia della Repubblica di Genova all’apice della sua potenza quando, all’inizio del Seicento, conobbe un periodo di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.

LE OPERE IN MOSTRA

Tra i quadri che tornano nel capoluogo ligure creati da Rubens su commissione dei più agiati e potenti tra i genovesi di allora, si possono menzionare: il “Ritratto di Violante Maria Spinola Serra” del Faringdon Collection Trust, una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile; il “San Sebastiano”, proveniente da una collezione privata europea e mai esposto in Italia, che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola; il giovanile “Autoritratto”, esposto per la prima volta in Italia, con un Rubens all’incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa.

BIGLIETTI E ALTRI EVENTI

Prezzo del biglietto intero: 14 euro. In parallelo alla mostra verrà organizzato un ricco programma di proposte collaterali intitolato “Genova per Rubens. A Network”, che spazierà da conferenze ad appuntamenti culturali, itinerari cittadini dedicati con aperture straordinarie e visite guidate, concerti, iniziative dedicate a scuole e famiglie e proposte turistiche.