Le tecniche più usate per migliorare la memoria


Come migliorare la memoria: è possibile solo se si applicano le migliori tecniche conosciute, ecco quali sono

Paralisi cerebrale infantile, uno studio italiano porta in Cina la ricerca sulla nutrizione clinica. L’indagine è stata guidata dal Prof. Claudio Romano dell’Università di Messina 

Mi dimentico sempre tutto, ho una scarsa memoria, vorrei avere più memoria, sono queste di solito le lamentele che tante persone esprimono per evidenziare i problemi legati ad una memorizzazione precaria. La prima assoluta verità che dobbiamo imparare ed accettare è la seguente: tutti, a meno di seri problemi di salute mentale, sottolineo tutti, disponiamo di una eccellente memoria. Anche se questo concetto potrebbe apparire assurdo e strano dobbiamo comprendere che la nostra memoria in ingresso funziona perfettamente.

Cosa significa memoria in ingresso?
Ogni essere umano dispone per cosi dire di cinque grandi finestre che trasportano ogni tipo di informazione dall’esterno verso l’interno e queste cinque finestre prendono il nome di sensi.
Tatto, udito, gusto, olfatto e vista veicolano ogni giorno migliaia di dati confluendoli nella mente di ogni persona.
Nella nostra mente, paragonata ad un potentissimo computer, sono pertanto presenti tutte le informazioni che ci serve ricordare.
Il motivo per il quale si ha difficoltà a memorizzare risiede nella memoria in uscita.

Cosa significa memoria in uscita?
Per comprenderlo dobbiamo fare un esempio banale, ma pratico.
Se chiedessi a qualcuno di cercare sul vocabolario della lingua Italiana, formato cartaceo, la parola memoria in quale pagina si indirizzerebbe immediatamente?
La risposta è semplice: essendo il vocabolario strutturato in ordine alfabetico, l’utente andrebbe a ricercare prima la lettera m seguita dalla vocale o e cosi di seguito.
Immaginate per un attimo che lo stesso vocabolario non fosse stato redatto seguendo l’ordine alfabetico, ma utilizzando un sistema random, ovvero ogni parola susseguita ad un’altra cosi come pensata.

Quanto tempo impiegherebbe il visitatore per scovare in mezzo a centinaia di parola quella che gli interessa?
Quindi la differenza sostanziale si racchiude in un solo termine: ordine e archiviazione.
Solo, e solamente se nella nostra mente creiamo ordine, allora potremo iniziare il percorso che conduce ad una memorizzazione ottimale e sicura.

Quindi per riassumere il tutto evidenziamo che la memoria funziona perfettamente in ingresso e questo significa che nella mente le informazioni, di qualsiasi natura esse siano, sono sicuramente presenti.
Queste informazioni oltre ad essere chiare e ben comprese dovranno essere anche archiviate con perfetto ordine ed infine recuperate.
Le tecniche di memoria rappresentano lo strumento indispensabile per creare ordine in un archivio mentale, così da rendere la memoria di ognuno prodigiosa.
Avere la certezza di memorizzare tutto quello che si desidera ricordare si traduce in maggiore tempo a disposizione, maggiore sicurezza, minore ansia ed elevata autostima, quest’ultima generata dalla constatazione delle proprie capacità mentali di cui prima si ignorava l’esistenza.

L’acronimo A.C.A.R. (questo stesso una tecnica di memoria) ci permette di ricordare i quattro passaggi brevemente analizzati in questo articolo.
A: Acquisizione dell’informazione;
C: Comprensione dell’informazione;
A: Archiviazione dei dati immessi nella mente;
R: Ricordo ovvero memorizzazione.