All’Ara Pacis prosegue la mostra su Lucio Dalla


“Lucio Dalla – anche se il tempo passa” al Museo Ara Pacis fino al 6 gennaio 2023. Un viaggio immersivo nell’artista ma soprattutto dell’uomo che era il cantautore di Bologna

lucio dalla

Ha aperto a Roma la mostra evento ‘Lucio Dalla – anche se il tempo passa’, al Museo Ara Pacis fino al 6 gennaio 2023. Un viaggio immersivo nell’artista ma soprattutto dell’uomo che era il cantautore di Bologna, scomparso l’1 marzo 2012, esattamente 10 anni fa

La Capitale è solo la seconda tappa di un percorso che è iniziato a Bologna e proseguirà a Napoli dal 4 marzo 2023, in occasione degli 80 anni dalla nascita, e poi a Pesaro e Milano e infine all’estero.

TRA I RICORDI E I CIMELI PERSONALI DI DALLA

Emozionante e piena di ricordi e cimeli personali. Dalla stesura su carta e penna di canzoni come ‘Caruso’ agli abiti di scena, passando per le fotografie, le pagelle di scuola, i primi strumenti suonati. Il sassofono e il clarinetto. I celebri cappellini e berretti indossati sul palco o ai concerti. I dischi e i film a cui ha preso parte. Questa è l’esposizione. In tutto oltre dieci sezioni per scoprire Lucio, “un uomo gentile e generoso”, come lo definiscono più volte gli amici Carlo Verdone e Renzo Arbore.

LUCIO E IL SUO AMORE PER ROMA

Focus della mostra anche il rapporto di Dalla con Roma e gli incontri che ha fatto nella Capitale: da quello con Fellini allo stesso Verdone e fino a De Gregori e Venditti. Fino alla metà degli Anni 80, l’artista ha, infatti, abitato in vicolo del Buco 7, nel cuore del quartiere Trastevere. Nell’appartamento Dalla ha anche scritto la celebre ‘La sera dei Miracoli’.

“È impensabile che questa mostra itinerante- dichiara Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma- non passasse da Roma. Per lui stesso era un palcoscenico unico al mondo capace di unire tutte le classi sociali”. Ed è importante, per Gotor, accogliere una “Stella che brilla” anche dopo la morte al Museo dell’Ara Pacis: “Celebrare Dalla qui, in un luogo millenario della classicità di questa città, è molto bello- dice Gotor- perché andiamo ad unire e mettere insieme un artista, un uomo, un cantautore che siamo sicuri resterà nella storia della musica Italiana. È significativo che la sede di questa mostra sia in un luogo così classico, così prestigioso, così  autorevole”.