L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo potenzia la didattica


L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo consolida le sue radici e potenzia la didattica del vino con due nuovi master

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L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo è pronta ad accogliere studenti e docenti da tutto il mondo con rinnovati percorsi didattici, volti a formare i futuri professionisti del vino e delle bevande spiritose.
I corsi, come da tradizione dell’ateneo di Pollenzo, prevedono modelli completi e interdisciplinari che uniscono momenti teorici ad attività sul campo, ponendo particolare attenzione a tematiche quali sostenibilità e regolamentazione internazionale, per formare nuove figure professionali ai futuri scenari del mondo wine&spirits.
Le nuove collaborazioni, come WSET e Velier, si uniscono a quelle più consolidate, come la Banca del Vino, FISAR e Slow Wine, rendendo Pollenzo un vero e proprio hub per il settore enologico.

Il Master in “Wine&Spirits Culture, Communication and Marketing” unisce due mondi complessi e affascinanti, quello del vino e degli spirits, per esplorare e approfondire i legami tra le tradizioni enologiche e di distillazione dei diversi paesi.“Il campo dello studio sarà tanto il territorio nazionale quanto quello internazionale, grazie anche all’intervento di figure di spicco del panorama wine&spirits, come Ian Tattersall (antropologo e curatore del dipartimento di antropologia presso l’American Museum of Natural History di New York), Rob De Salle (biologo molecolare per il dipartimento di entomologia dell’American Museum of Natural History e il Sackler Institure for Comparative Genomics) e Armando Castagno (critico enologico e autore di numerose pubblicazioni). Le esperienze sul campo, come viaggi didattici, degustazioni e incontri con i produttori e giornalisti del settore saranno poi di supporto alla teoria, fornendo tutte le nozioni necessarie per conoscere gli ambiti della produzione e della trasformazione, fino alle indagini su gusto e modelli di consumo.” spiega Nicola Perullo, ProRettore e professore ordinario di Estetica e responsabile del corso, insieme al professore Michele Fino.
Il master si svolgerà in collaborazione con le più importanti e prestigiose realtà di settore, come la Maison du Whisky, Velier e WSET, che prevede il conseguimento del terzo livello contestualmente al Master. Il corso della durata di circa un anno inizierà nel marzo 2023, con chiusura delle iscrizioni a dicembre 2022.

“Il mondo del vino ha visto e sta vedendo notevoli trasformazioni negli ultimi anni, relative tanto ai cambiamenti ambientali, quanto a quelli sociali. Sono sempre di più le persone presenti nel mondo enoico che desiderano aggiornare le proprie competenze, o che vogliono entrare nel settore con una preparazione specifica. L’Executive Master in Cultura e Management del Vino è stato pensato e progettato per coniugare lavoro e studio.” spiega Michele Fino, professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo, responsabile del corso, insieme al professore Nicola Perullo.
Il master, infatti, offre un’adeguata ripartizione tra attività in presenza – come lezioni, incontri e degustazioni svolte a Pollenzo con cadenza mensile, durante il weekend – e un pacchetto di lezioni registrate da seguire in remoto, consultabili su ogni tipo di device. Gli insegnamenti prevedono argomenti di estrema attualità come la sostenibilità nel mondo enoico, il trade marketing, il vino online, la legislazione viticola, la blockchain e la protezione antifrode.
Il master partirà a ottobre 2023, con termine delle iscrizioni a giugno 2023.

Il programma didattico di Unisg vede inoltre la ripartenza della summer school “Il mondo del vino: dalla vigna al bicchiere”. Rivolto ad appassionati che desiderano approfondire conoscenze, pratiche e tecniche del mondo del vino, questo breve corso in inglese prevede seminari condotti da esperti della Banca del Vino e docenti UNISG.
Anche in questo caso vengono alternati momenti teorici a pratici, come laboratori, visite didattiche tra Langhe e Roero, degustazioni guidate e incontri, per un percorso multidisciplinare che si snoda tra agronomia, analisi sensoriale, economia e marketing.

L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo vanta anche la vicina presenza della Banca del Vino, cooperativa no profit nata nel 2001 in partnership con Slow Food. Una realtà unica al mondo che accoglie più di 50.000 bottiglie, un tesoro che custodisce ed esprime la grande ricchezza di vitigni autoctoni e denominazioni, ma anche di territori, terreni e tecniche che caratterizzano la viticultura della nostra penisola. Alcune cantine selezionate e aderenti supportano il progetto attraverso il “club Banca del Vino”, unite dalla volontà di promuovere la cultura italiana attraverso attività interattive come visite, degustazioni, momenti di team building, incontri con i produttori e giornalisti e la vendita di alcune etichette dalle migliori cantine italiane, selezionate da Slow Wine.

L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si conferma così un vero e proprio hub per il mondo wine&spirits, punto di riferimento che ha come obiettivo primario formare figure professionali in grado di affrontare gli scenari futuri del mondo enogastronomico, rendendole voci autorevoli di questo settore, capaci di proteggere e divulgare l’immenso patrimonio culturale che il cibo e il vino rappresentano.

Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG)

Fondata nel 2004 su iniziativa di Slow Food, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo è un ateneo non statale e legalmente riconosciuto dallo Stato italiano, nato per dare dignità accademica alla gastronomia e promuovere un modello interdisciplinare di studio del cibo. Istituzione dinamica e di impronta fortemente internazionale, l’UNISG ha visto nella sua ultradecennale attività la presenza di 3.200 studenti da 97 Paesi. L’ateneo forma i gastronomi, figure professionali inserite nel panorama socioeconomico contemporaneo, che hanno conoscenze e competenze nell’ambito agro-alimentare e operano indirizzando la produzione, la distribuzione e il consumo di cibo al fine di garantire un futuro sostenibile per il pianeta.